Siamo qui
tra il fango ed il dolore.
Tutto quello che si era creato
è stato spezzato dall'onda.
Cosa resterà di questi giorni?
la solidarietà di chi non resta dietro le tende
coprendosi gli occhi con le mani.
Ho legato le prime luci del giorno
al momento di ripartire.
Dopo l'onda d'urto
e tutta quella paura
che come un gigante sovrasta
ora si rialza lo sguardo.
Ci sono anime che non torneranno a casa,
tutto ciò che si è costruito
in un attimo è appeso ad un filo tra lo scomparire
ed il sopravvivere.
Vedo la gente spingere forte per liberare una breccia dalla quale ripartire
coprendo con il sorriso tutta la tristezza.
Oggi è un punto ed a capo
dal quale ripartire per ricostruire.
L'onda ha spezzato il giorno come quelli già scivolati via,
l'onda ha portato via affetti
e gli animali.
Ad alcuni una nuova croce da portare sulle spalle,
ad altri uno sguardo preoccupato vendendo le strade del paese
sotto il peso del fango.
Ho guardato dentro quegli occhi stanchi
e tra le parole ho trovato la forza di non arrendersi.
Credere che oltre la tempesta
prima o poi arriverà il sole.
Un presente bagnato dal fango
e dalle lacrime,
un presente che racconta le difficoltà.
Siamo qui
senza cedere al dolore
ed alla rassegnazione.
Cosa resterà di questi giorni?
sarà solo un fuoco di paglia
oppure sarà davvero l'occasione per dimostrarsi migliori.
Oggi è un punto ed a capo
dal quale ripartire per ritrovare il meglio di noi.
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