Powered By Blogger

giovedì 27 ottobre 2016

VISO SPORCATO

Ho sporcato il viso
con la terra.
Un legame importante,
un segnale per chi vuole capire.
Non chiuderò mai le porte
davanti ad un povero uomo.
Un gesto di solidarietà
che troppo spesso manca.
Ho stretto mani
e regalato sorrisi.
Distanze invisibili,
colmate con un attimo di vicinanza
e rispetto.

FERITE

Ci sono cose che non capirai,
ferite nella mente.
Troppi pensieri,
una giostra di ricordi confusi.
Fanno male certi flash,
un passato violento.
Quelle mani addosso,
quel sentirti un oggetto.
Impossibile soffocarli,
li puoi solo maledire.
Sono momenti che non torneranno,
ma che resteranno scolpiti dentro di te.

OROLOGI FERMI

Gli orologi si fermano,
groviglio di emozioni in gola.
Trema la terra,
tremano le mani.
Crollano i monumenti,
dilaga il terrore.
Ma c'è ancora forza,
non vinceranno la polvere
ed i detriti.
Uno scatto per ripartire,
un segnale forte.
Il giorno non si fermerà
vittima di questo ennesimo terremoto.
Restano intatte le speranze,
sogni scolpiti sulla pelle.

IL DISTACCO

Ci sono addii che fanno male
ed il distacco non è mai facile.
Quanto mancherà quella carezza,
resterà solo il ricordo.
Con gli occhi persi
rivedi quel passato.
Ogni attimo scivola lentamente
tra le due gocce di quel vecchio liquore.
Un vento freddo
consolerà quel cuore spento.
Giorni passeranno
e saranno tutti uguali.
Ci vorrà tempo,
quello che sembra non bastare mai.

PENELOPE

Mi troverai lì
alla finestra.
Sentirai il mio respiro
sempre vicino
anche quando sarai lontano.
Anni eterni
ripieni di speranze
e di lacrime.
Accarezzami ancora,
stringi quel cuore che hanno provato a sottrarti.
La tela mai finita è lì,
ora non ha più senso temporeggiare.
Abbiamo perso gli anni giovani,
ma non tutto è perduto.

LE VERITA' FANNO MALE

Fanno male le verità
avvolte nelle parole.
Ci sono pensieri
che camminano sulle proprie gambe.
Le notizie in televisione disorientano,
rallentano il nucleo della civiltà.
Ognuno ha le proprie priorità,
non tutti ascoltano le altre verità.
E' naturale sentirsi confusi
e con i nervi tesi
e delicati.

FEMMINICIDIO

Si spengono le luci,
poco tempo per le preghiere.
Grida si alzano
ed alla fine cosa resterà?
Lunga è la scia,
da qualche parte la giustizia ci sarà.
Corpo giovane
riverso nel buio.
Un no colora di nero la realtà,
quello che resta è un' agonia
che fa sempre più tristezza.
Ci sono lacrime
che molte volte non troveranno la verità.

IL SOLE

Con il sole sul viso
partiremo per nuovi territori.
Nuove storie da raccontare
a chi verrà dopo di noi.
Il mondo intero da scoprire
incamminandoci col sorriso sulle labbra.
Il futuro non è una strada tranquilla,
passo dopo passo vedremo le insidie.
Una nuova filosofia di vita,
un percorso di crescita.

martedì 25 ottobre 2016

BARRICATE

Oltre quel campo
la strada.
Il passo veloce
si mescola alla speranza.
Pioggia e vento
sfiorano la pelle.
Davanti agli occhi le barricate,
il cuore di ghiaccio,
la cattiva coscienza.
C'è chi l'incorona eroi,
ma sono solo il risultato dell'indifferenza.
Che triste questa realtà,
germoglia un futuro senza rispetto
per ogni storia.

CI SONO PAURE

Ci sono paure
che possono sembrare muri.
Il cuore malvagio,
un mostro che s'illude
nutrendosi della follia.
Quell'attimo dannato
ti strapperà lacrime salate.
Ti ritroverai sola
con tutto il male davanti.
Non sei sola
anche se corrono i giorni
e la paura ti accarezza le mani.
Ogni mostro scivolerà
e si trasformerà in un ricordo costruttivo,
la tua arma è la parola.
Risanare il seme marcio,
limitare l'ignoranza.
Ad ogni mostro una lezione da coltivare,
quel momento di solitudine passerà.
La soluzione non è un sogno,
bastano le parole,
piccoli passi senza paura.

LA FIAMMA


Soffia forte il vento
porta con sé la pioggia.
Scendono sul viso gocce,
ricercano i lineamenti.
Ci sono sorrisi che solo tu puoi rubarmi
e che conservo nel cassetto del cuore.
Questo è l'amore
al quale alimento la fiamma.
Ci sono vuoti che solo tu sai colmare
con semplici gesti
ti avvicinerai ancora di più.

mercoledì 19 ottobre 2016

ALEPPO

Polvere e detriti
mescolati alle lacrime
e al sangue.
Il mondo guarda
con i suoi occhi spenti.
Risuonano sirene,
si fanno spazio tra la desolazione.
Corpi sotto le bombe
che non smettono di cadere.
I bambini ancora in vita piangono,
non ci sono ancore,
non ci sono più i sogni.
La pace
l'illusione di chi si affida solo alla preghiera.
Città in fiamme,
qui non resta in piedi nessuno.
Il resto del mondo volta le spalle,
la gioia di tutti resta sono nelle parole.

LE LUCI DELLA SERA

Arriva la sera,
si accendono le luci.
Manto stellato
sopra il nostro capo.
Sta a noi non renderlo piatto,
ridurlo al vuoto della televisione.
Ogni cosa passa,
sta a noi renderne indelebile la scia.
Coltivare il meglio,
respirarne il profumo quando germoglia.

RADIO

La radio risuona
nelle stanze vuote.
Recita rosari
mutandoli in richiami.
La notte fredda,
vertigine per il cuore.
Ci si ritrova qui distesi
ad aspettare un colpo di fortuna.
Precario il giorno,
precario il futuro.
Pochi attimi da custodire
o maledire.

martedì 18 ottobre 2016

INVERNO

Arriva l'inverno,
spalanca le sue porte.
Raggomitolato in un angolo condiviso
sentivo tremarmi le mani.
Disteso con altri cento come me,
annientato senza pietà.
Dal camino la colonna nera
odora di carne umana e gas.
Bambini non giocheranno mai liberi,
ormai non restano che le ombre
ed i silenzi.
Il freddo attraversa le pareti,
stanzoni vuoti.
Polvere e freddo si mescolano,
il sole spento sfiora angoli di triste realtà.
Ferite indelebili che resteranno
e che verranno raccontate.

VENTO FREDDO

Un vento freddo
attraversa le mani.
Puoi rintracciare parole,
rintracciare emozioni.
Ti senti vivo
perso tra pensieri e vuoti.
Seduto sulla fredda pietra,
le gambe stanche ricercano pace.
Con il sole sulla pelle
accarezzi sorrisi disegnati dalle rughe del viso.
Lontano dal mondo,
dalla società.
Alla ricerca della pace
corsa via lontano da qui.

IL TUO PROFILO

Cerco il tuo profilo
tra mille altri volti.
In questo gioco di maschere
io sono la pecora nera.
Dai silenzi che a volte mi prendono
io raccolgo il meglio.
Questi anni sono la svolta
il passato la mia corazza.
Anche se il bilancio è in positivo
non si smette mai di lottare.
Ho trovato quel fuoco
che scalda senza bruciare.
Non c'è spazio per sentirsi il punto fermo
e tutto il contorno ruota intorno.
Ho aperto le braccia
e ho trovato il mio tesoro.
Non ci sono mappe
bisogna solo aprire gli occhi
guardando il frutto dell'attesa.

GEISHA

Di quella notte
cos'è rimasto?
Il ricordo del respiro
e di quelle carezze.
La battaglia è alle porte,
non c'è spazio per le lacrime.
L'aria si fa tesa
mentre la mano saluta il samurai pronto a morire.

L'UNICO RIMEDIO

Resti fermo su quel sasso
a guardare l'orizzonte colorarsi di rosso.
Un altro giorno è passato
tra il respiro
e le onde del mare che s'infrangono sulla scogliera.
Ci sono dei vuoti
impossibili da colmare.
Segni indelebili
che raccontano verità.
Ci sono ferite
che non smettono di sanguinare.
L'unico rimedio
è il guardare avanti verso i giorni futuri.

mercoledì 12 ottobre 2016

RICORDI

Ci sono ricordi
che rimangono.
Segni indelebili
sulla pelle.
Ricordi che affiorano
ad ogni alba.
Fermo al balcone
attraversato dal vento frizzante
dell' estate ormai svanita.
Ci sono ricordi
che non hanno tempo.
Restano qui
tra i mobili
ed il divano.
Alcuni ricordi
scaldano sempre come il fuoco.

CI SONO SOGNI

Ci sono sogni
che meritano di essere vissuti.
Un po' di calore
e di buona volontà.
Ogni sogno ha il suo scopo,
sta a noi farlo germogliare.
Bianco o nero
sta alla coscienza capire se merita di essere vissuto.
Lascialo germogliare,
non farlo rimanere in un cassetto con la polvere.

SILENZI

Raccontami i tanti silenzi
e di quando avvolta nel buio respiri.
Voragini
e ricordi che si radunano come un esercito.
Sotto l'auto parcheggiata riposa il gatto,
cerca la posizione giusta,
un po' di calore.
Ogni persona con il suo spazio,
la sua storia.
Raccontami del giorno passato
e di quello che verrà.
Per noi sarà come riaccendere la luce,
ritrovare il dialogo,
ritrovare lucidità.

sabato 8 ottobre 2016

GLI ANGELI

Lì dove sono gli angeli
sorridete agitando la mano.
Possiamo chiudere gli occhi
e tendere la mano.
Possiamo restare fermi
a farci raggiungere dal loro respiro.
Sarà un sogno,
sarà magia,
sarà il vuoto che non si può colmare.
Vi chiediamo l'impossibile,
restare qui.
Vi chiediamo di far sentire che siete qui,
lì dove il vento batte il suo tempo
e spalanca la finestra.

VIVO QUI

Vivo qui
dove c'è spazio per tutti.
Non è il mondo,
ma la mia semplice camera.
Le porte chiuse
non fanno parte di me.
Vivo qui
dove non si fanno catalogazioni.
C'è il giusto spazio per le parole
e per il silenzio.
Amo il tempo,
regala porzioni di momenti.
Regala sorrisi,
regala lacrime,
battiti e respiri.

REALTA' DI OGGI

Giochi con le menti
e sulla pelle.
Parole e confusioni,
bisogni unilaterali.
Le lacrime alle spalle
volti consumati dal tempo.
La poltrona è sempre cara,
una rinuncia così è utopia.
Qui scarseggia il lavoro
e il frutto della terra.
Non c'è più dignità,
c'è solo il gioco delle maschere
e della guerra.
I giovani cuori partono per nuove terre,
ma per chi fa politica conta di più la propria follia.

LA NOTTE

Guardami negli occhi
e riporta la pace.
Si scaldano gli animi
e si spengono le parole.
Vento da tempesta
scuote il sole.
Un' altra sigaretta
tra il buio ed il silenzio.
Ogni notte il vuoto m'inghiotte
e nel silenzio mi fermo a ritrovare il respiro.

lunedì 3 ottobre 2016

OLTRE QUEL CAMPO

Oltre quel campo
dove il tramonto crea le prime ombre
puoi vederlo ricercare i ricordi.
Gli occhi persi verso l'alto
ad apprezzare il vento che spinge in alto l'aeroplano.
Momento magico
di quelli per cui vale la pena emozionarsi.
Accompagnarlo nel suo volo
è un flashback del passato più remoto.
I timidi raggi del sole
sfiorano le mani tremanti,
accarezzano il cuore.
L'aeroplano sorvola i tetti,
virando verso il sole per poi rientrare all'arrivo del buio.
Dentro quel volo
l'amore per il giorno.
Oltre quel campo
si può ancora vedere il vecchio con il suo aeroplano.

CHIUSO QUI

Chiuso qui
a rilasciare lamenti
e lacrime.
Qualcuno risponda
oltre il muro.
Le mie mani colpiscono forte da fare male
ed il silenzio regna,
subito dopo diventa la colonna sonora
del nero in arrivo.
Muri d'aria intorno a me
stringono la gola riempiendola di sale.
Mani perse nel vuoto
ricercano un raggio di luce,
la libertà.

PRINCIPIO E FINE

Ferma tra il bene
e quel senso di vuoto,
ripensi ad ogni angolazione di questa vicenda.
Davanti agli occhi l'atmosfera tagliata a fette
pronta per il compleanno di qualche ragazzo triste.
Lacrime bagnano l'alba,
ritrovano pace solo al tramonto.
Sale la tensione,
si alzano i toni.
Sorgono muri
e dispiaceri.
Chiusa la porta
comincia la lotta nel mondo contorto.

LO SCATTO DI UN ATTIMO

A cosa pensi quando sei con me?
distratto lo sguardo perso nello scatto di un attimo.
Quante parole regali?
c'è qualcosa che non torna.
Dentro questo mio universo
ci sono tante parole e sorrisi,
ruotano
e vengono regalati.
C'è chi ricambia il gesto
e chi porge una bugia.
A cosa pensi quando ricerchi i miei occhi?
ho mille cose per la testa
non sempre metto freno a questo motore interno.