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domenica 29 gennaio 2017

LA TRINCEA

In salita per il sentiero,
verso la guerra,
verso la frontiera.
L'aria elettrica
odora di sangue
e piombo caldo.
Lacrime scendono dal viso,
i compagni scivolano senza vita sulla neve.
La trincea un riparo
oppure una fossa nella quale nascondersi
o morire soli.
Guarda la distesa di croci
di chi è morto per donare una possibilità.

IL DOMANI CHE ARRIVA

Mi perdo nei tuoi occhi
ed è come tornare lì
dove possiamo ritrovare l'essenza.
Lontano dalle mille parole
e gli sguardi che portano giudizio.
Guardami sono qui
ci sono cadute
dalle quali ho paura di non risalire.
Mi perdo tra le tue dita
ed è un brivido come fosse il primo.
Scivolo tra le ombre
e raccolgo il mio respiro.
Spalanco le porte del mio sogno
aspettando il domani che arriva.

PICCOLO MONDO

Vedo gente trascinare la speranza,
vedo il vuoto dell'anima.
Questi giorni neri
sono fatti di muri e di proteste.
Ma chi ha il potere
impugna la penna
e vede solo il meglio
per il proprio piccolo mondo.
Gli occhi bendati
dal denaro e dalla follia.
Si alzano muri,
i giorni oscuri sono avanzati,
sono già qui.
Bisogna farsi forza,
continuare a resistere
per non farsi sprofondare.
Il bene appeso ad un filo
sta lasciando spazio al marcio.

venerdì 27 gennaio 2017

IL VAGONE PIENO

Il vagone pieno
corre verso il nero.
Anime appese ad un filo,
anime il cui destino è ignoto.
Il treno corre
tra i campi in fiore
ed il silenzio.
Le mani pesanti,
gli occhi salati
e stanchi.
Nella mente la straziante domanda
torneremo alle nostre case?
Ai loro occhi solo dei pezzi di carne da lavoro
oppure da macello.

LIBERO DALLE CATENE

Chiuso tra quattro muri
e con l'anima triste.
Ricerchi un attimo
libero dalle catene.
Mani a fermare la tua libertà,
la tua vitalità.
Le ferite sanguinano ancora,
ma la tristezza non resterà in piedi.
Non lei,
ma la forza di crederci.
Oltre le barriere,
una corsa ad aprire orizzonti sconosciuti.
Ritroverai l'anima
e torneranno i sorrisi.

OCCHI VELATI

L'aria si fa pesante,
ogni attimo sembra andare a fuoco.
Le lacrime salate
sono pesanti.
Hai fatto una scelta
che lascia una traccia qui
dove la parete ha uno squarcio.
Le ombre sono calate qui,
velano i tuoi occhi.
Sei corsa via,
lontano da qui,
lontano da tutto.

C'E' MOLTO DI PIU'

Cerco nella mia mente
quelle risposte che ancora mancano.
Vuoti
ai quali non so rispondere.
Cerco tra gli sguardi
un segno di dialogo anche senza parole.
Ho tracciato linee guida
per ritrovare la via di casa.
Ma qui c'è molto di più
e non mi accontento del dubbio.
Chissà cosa c'è di più
di quello che il tempo mi ha presentato.

giovedì 19 gennaio 2017

PRIGIONIERI DEL TEMPO

Gioventù prigioniera
e con un futuro in bilico.
Occhi rapiti da falsi miti
e dalla poca sostanza.
L'eccezione c'è
e porta ossigeno alla speranza.
C'è un vuoto
che fa male.
I galli da televisione
e le galline a seguire
sono i falsi miti di questo tempo.
Gioventù bruciata
se non si lascia una traccia
basta un colpo di vento a cancellarne il passaggio.

FERMI QUI

Respiri
si sovrappongono.
Leggeri attimi d'amore,
scambi di carezze.
Siamo fermi qui
a regalarci attenzioni.
Ascoltiamo i battiti del cuore
come fosse la prima volta.
Ci sentiamo stelle
che non resistono all'attrazione.
Ci sentiamo invincibili,
sempre pronti a vivere.

DIMENTICATI

Ci sono sguardi ignorati,
dimenticati.
Il freddo si posa qui
tra le dita
e le pareti crollate.
Orologi ancora fermi
segnano l'ora x.
Uomini,
donne,
bambini,
vecchi dimenticati.
Spalle voltate al momento del bisogno
mentre la terra trema
e la neve ed il gelo tracciano solchi sul giorno.

mercoledì 11 gennaio 2017

ASFALTO GHIACCIATO

L'asfalto ghiacciato,
poche luci.
Vedo umanità,
vedo dignità.
In sella ad una bicicletta
anime in marcia per il lavoro.
La luna è ancora alta
e le ombre sono ancora padrone
del mondo che ci circonda.
Con la pioggia
o il vento gelido
loro sono sempre lì sulla strada.
Molti rischiano la pelle,
ma per portare il pane ai figli
non c'è scusa,
non c'è lamento.

PIROMANE

Follia esplode
tra la mente contorta
ed il rifiuto per il no.
La fine di una storia
accende la miccia di un piromane.
Senza pietà le si presenta il conto,
un conto salato.
Un falò umano
come vendetta per un passaggio
che fa parte della vita.
L'uomo un cane assassino
distrugge a sangue freddo.
La donna è vittima
e dalla paura si chiuderà in se stessa.

VIVERE OGNI GIORNO

Ci sono muri
che non resisteranno.
Basteranno due dita,
lo potremo vedere cadere.
Una donna di spalle
vestita di lacrime e dignità
con una carezza li farà cadere.
E' la libertà di vivere ogni giorno
come fosse l'ultimo
senza barriere con chi è intorno a noi.
Giorno dopo giorno
si poterà acqua al fiore.
Quel fiore che è la vita
e tra i petali ci sarà il rispetto.
La donna di spalle
ci lascerà un po' di speranza da coltivare.

IMMORTALE

Dormi serena
rubando la coperta,
stringendola forte.
Bisogno di calore,
bisogno di rilassare il corpo.
L'insicurezza scivola
tra le mie labbra e la mente.
Posa qui i tuoi occhi
e senza esitare amami.
Questo è il mio mondo
con i suoi soli
e le sue ombre
Momenti magici
che regalano serenità.
Dormi serena
tra gli abbracci dolci.
Un raggio di sole
si posa qui tra noi.
Sarà immaginazione,
ma il suo calore lo posso sentire tra le dita.
Salvami,
regalami un po' della tua magia.
Le labbra a contatto
donano quella vertigine che ti fa sentire immortale.

PICCOLO FALO'

Anime sole
ferme ai bordi della strada.
Un piccolo falò,
le mani tese a cercare calore.
Le serate gelate
posano le dita sugli angoli scoperti
e sul terreno.
Scivola la tristezza
tra un sorriso amaro
e qualche parola.
Anime perse
tra il freddo
e delle mani senza rispetto.

mercoledì 4 gennaio 2017

TRA IL BUIO E L'ATTIMO

Scivoli tra il buio
e l'attimo.
Non ci sono mani a fermarti,
non c'è luce alla fine del tunnel.
Un vuoto freddo
dentro al cuore.
Ci sono ricordi
che riaffiorano sempre.
Un soffio leggero,
una mano sulla spalla.
Un gelido vuoto
stretto tra le dita di un padre,
di una madre.
Giovane anima
non sarai mai sola.
Noi anime pulsanti
combatteremo la difficoltà anche per te.

ROSSO SANGUE

Giorno rosso sangue,
pretende troppo dalla nostra anima.
Corpi al suolo
freddati da chi è debole,
da chi non conosce il rispetto.
Ci sono volti
che gioiscono a lasciare al suolo morti.
La follia è un seme che germoglia sempre
alimentato da false ideologie,
da falsi sogni.
Corpi al suolo
che non ritroveranno mai le mani dell'amore.
La giustizia non è nelle parole,
la giustizia non è nelle preghiere.
Troppo sangue innocente,
troppa indifferenza o paura.

IL PESO DEL FORSE

Ci sono parole
che tieni dentro te.
Forse è paura,
un timore che lacera dentro.
Forse è un po' di vergogna,
ma bisogna saper rischiare.
Un legame troppo forte,
un' emozione appesa ad un filo.
C'è un nero tempesta come sfondo,
ma si fa spazio la speranza.
Dagli sguardi filtra qualcosa,
ma non dona certezze.
Con una pennellata si può modificare l'attimo,
gli si può ridare luce.

L'UOMO PIANTAVA GLI ALBERI

L'uomo piantava gli alberi
per non sentirsi solo.
Forte era il bisogno di dialogo,
forte era il desiderio di cambiare.
Dominava il vuoto
con le sue paranoie.
L'uomo piantava gli alberi
per poter raccontare a qualcuno i propri sogni.
Realtà vuota
che come frutto ha la solitudine.
Gli alberi come amici
riempiono un po' certi vuoti.