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mercoledì 28 agosto 2013

QUALCHE PASSO RADIOATTIVO (HIBAKUSHA)

Mi è stata strappata
da questa realtà.
Sciolta nel grido,
costretta all'oblio.
Io sono ancora qui,
forse un miracolo,
un angelo.
L'atmosfera risucchiata
in una bolla atomica.
Tra le macerie silenziose
solo qualche passo radioattivo.

VERITA' SCOMODA

Una verità scomoda
da nascondere.
Una realtà che fa male
e ancora grida perchè.
Penetra nella carne
e si consuma col pianto di un bambino.
Repressione violenta,
la situazione è ormai fuori controllo.
Azione inaccettabile
di chi al potere vuole soffocare le idee.

PIANETI IN COLLISIONE

Cosa pretendi da me?
io non lo capisco.
A volte credo che certe distanze
non si colmeranno mai.
Che lingue parliamo noi?
mi sembra tutto così strano.
Siamo due pianeti in collisione
che si fanno del male.
Due lame taglienti
che di certo non si sfiorano soltanto la pelle.

NON E' MAI ABBASTANZA

Vorresti cambiare vita,
non ce la fai più.
Questa routine
ti condiziona la mente.
Sentirti l'oggetto del desiderio
di molti assetati
non ti rende felice.
Quel sentirti sporca
fa impazzire la tua mente.
Le continue violenze
sembrano non essere mai abbastanza.

L'AMORE RAPACE

Adorabili parole
scivolate fuori dalle tue labbra.
Come un coro da stadio
a dare forza all'attrazione.
La passione che ci rapisce
nel silenzioso respiro ci conserva con amore.
L'amore rapace
con i suoi tentacoli fa dono dell'emozione.

domenica 4 agosto 2013

LA LANCETTA SI E' FERMATA

Giacio in catene
in questo silenzioso tormento.
Non vedo luce
da questi occhi stanchi.
Ormai è tutto un blocco
il mio corpo ed il metallo.
Il cuore martoriato
emana lamenti strazianti.
Non resta più tempo,
la lancetta si è fermata.

LE MIE SPOGLIE

Scuotimi,
fammi sentire che ci sei.
Cospargimi il corpo
con le mille lingue che hai.
Posso sentire il tuo respiro
catturare le mie membra.
Tu che accarezzi le mie spoglie
lasciandomi inerme.
Hai strappato le mie ali
rendendomi mortale agli occhi tuoi.

MURO

Hai innalzato
un nuovo muro tra noi.
Rapporto ormai al limite
come sciolto nell'acido
per ogni parola pronta a ferire.
Un muro d'incomunicabilità
ci fa notare le distanze.
Restiamo con i ricordi di ieri,
del presente resta soltanto il muro.

VISI SCAVATI

Chiuditi in silenzio
tra pareti d'aria.
Specchi scheggiati,
corrosi dal tempo.
Visi scavati
dalla vecchiaia che dilania la carne.
Respiri affaticati
conducono all'ultima ora.

L'ATTIMO SEGUENTE

Tu cerchi la libertà
quella di poter sognare.
Una nuova verità
che ti stia bene addosso.
Ma la realtà non è sempre come vorremmo,
molto spesso facciamo a pugni con l'attimo seguente.
Tu ricerchi l'autonomia,
la libertà di crescere.

SOGNI DI PLASTICA

Sogni di plastica
irrompono nei silenzi.
Desideri viscerali
che come cagne in calore
abbracciano le proprie perversioni.
Respiri pesanti
che si trasformano in grugniti.
Il desiderio di soddisfare
non è un peccato da confessare.

IL GIUSTO EQUILIBRIO

Ascolta ogni parola
che prende forma.
Respira quell'atmosfera
sospesa tra cariche diverse.
Dipingi ogni contatto tra noi,
lasciati sorprendere da ogni evoluzione.
Il cuore calpestato ritrova l'energia,
il respiro e l'affanno ritrovano il giusto equilibrio.
L'amore è così,
non si comanda mai,
può solo dare il meglio.

POPOLO SENZA MOTORE

Siamo le anime corrotte
che hanno sempre ragione.
Ci creiamo piedistalli
che portano notorietà come un palcoscenico.
Solo noi siamo quelli con i paraocchi,
quelli su cui il mondo ironizza.
Popolo con il paraorecchi
che non capisce mai il farsi del male.
Le figuracce sono all'ordine del giorno,
siamo un popolo senza motore.

SCUSAMI

Scusami se a volte parlo
e non dovrei.
Vorrei essere partecipe
e non restare escluso.
A volte chiedo troppo spazio,
ma non è invadenza.
Il mio cuore chiede partecipazione
mentre pompa sangue
ricerca sempre emozione.

NUBI INTRECCIATE

Ho preso per mano i miei casini
e mi sono incamminato.
Lo sguardo perso all' orizzonte,
nubi s'intrecciano all'atmosfera.
Ricordi scrostati
ricompongono la malgama.
Il vuoto richiamo
trova all'interno la struttura.
A contatto con i miei peccati
non rinnego mai la mia natura.
Un uomo in metamorfosi
non cambia mai del tutto il proprio essere.