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venerdì 28 aprile 2023

IN CATENE

 Ho visto arrivare la luce,

ho visto arrivare il fuoco.

Ombre disegnarono cerchi sulla sabbia

mentre cercavano una risposta a tante domande.

Al centro un' anima persa,

un' anima chiusa nel silenzio.

Ero avvolta dalle tenebre

mentre mille e più parole

restavano chiuse tra le labbra.

Sanguina  silenziosamente il cuore

avvolto nella malinconia.

Ho visto la luce alle porte della mia Babilonia,

ero un uomo in catene

avvolto nel silenzio.

Questa crisalide comincia a sgretolarsi,

la libertà alle porte chiede di poter uscire.

Ero in catene,

prigioniero del mio stesso malessere.

Ero solo

condannato a vagare nel buio

accarezzando le catene.

Ora che è tornata la luce

posso correre verso il prossimo giorno.

giovedì 27 aprile 2023

UNA STORIA DIVERSA

 Ho guardato le fotografie,

immagini ingiallite di un tempo ormai lontano.

Sono prigioniera di una realtà

che mi lega mani 

e pensiero

ad una storia già scritta da altri.

In un attimo ho visto la luce,

ma era solo un miraggio.

Ho visto una via nella quale fuggire,

ma era solo un' illusione che mi teneva la mano.

Era una storia già scritta

e non mi regalava che lacrime

ed un bagaglio di negatività.

Negli occhi di mio padre

ho visto scendere un velo.

Nelle lacrime di mia madre

ho visto il pentimento.

La strada però non ha trovato più una via di fuga,

il sole è diventato nero.

La famiglia si è trasformata in un' ombra 

e di quel cuore non è rimasto  che il vuoto.

Ora riposo sotto una fredda pietra

con il sogno di una storia diversa.


mercoledì 26 aprile 2023

LE ONDE DEL MARE

 Ragazza di strada

persa nei pensieri.

Le onde del mare

accarezzano le certezze,

portano risposte alle mille domande.

Le labbra posate sulla fronte

un disegno che solo la fantasia riesce a regalare.

Con gli occhi rivolti verso il sole

scenderà almeno una lacrima.

Ragazza di paese

persa nei pensieri.

La strada in salita

era una compagna fedele.

Quando il sole posa le labbra sul mare

regalerà una piccola emozione da conservare.

Era tutto così bello,

era tutto così difficile.

Le onde del mare

hanno conosciuto ogni tua debolezza-

Le onde del mare

conoscono ogni tua sfumatura.

Ogni sera persa nei pensieri,

ogni sera almeno una preghiera.

Quel giovane sogno

ha continuato a germogliare.

Quel giovane cuore

ha continuato a camminare.

Lì dove il vento soffia

e alza la sabbia da terra.

Lì dove c'è la pace,

lì c'è il sorriso.


domenica 23 aprile 2023

INDELEBILI DISEGNI

 Le prime luci dell'alba

tingono di rosso la gradinata del tempio.

L'altare accoglie ancora

gli ultimi respiri di un condannato.

La luce si poserà sulle pareti del tempio

portando alla luce la propria natura.

Arrivare fino a lassù

sembrava essere un cammino eterno.

Al condannato saranno sembrati attimi troppo brevi

prima della condanna.

Ricordi come immagini 

si saranno sovrapposti davanti agli occhi.

Indelebili disegni

di una vita passata.

Le prime luci del giorno

hanno accolto il ritorno delle lacrime di un condannato.

Non ci sarà una campana a suonare l'ultimo rintocco,

non ci sarà che il silenzio.

I sogni spezzati

vengono riposti nell'ombra.

Il respiro invece rimane lì

dove tutto è finito.


FORSE DIO

Gli occhi rivolti a Dio

chiedono perchè.

Una preghiera 

non basta mai.

Chissà se qualcuno è in ascolto

oltre il cielo immenso.

Chissà se qualcuno risponderà mai

oppure sarà stata tutta una illusione 

per sentirci più protetti.

Davanti alle lacrime

perchè non dici mai nulla.

Tutto sembra andare bene

che sia giusta,

che sia sbagliata.

Forse Dio ha alzato le mani

davanti all'ennesimo errore .

Una preghiera non basta mai

è così da sempre.

Davanti alla desolazione delle bombe,

davanti alla guerra

perchè resta in un angolo a guardare?


giovedì 20 aprile 2023

SULLA PELLE DEGLI INNOCENTI

 Chiuso nel tuo silenzio

attendi che arrivi l'ordine.

Cadranno bombe dal cielo,

come coriandoli ricopriranno il campo.

La mente piena di pensieri

che corrono

e si sovrappongono.

La guerra è alle porte,

una partita a scacchi sulla pelle degli innocenti.

Quando ti alzerai in volo

non ci sarà più tempo per tornare indietro.

Quando sei dentro ad un gioco così grande

non c'è troppo tempo per pensare.

Come riuscirai a guardare negli occhi un bambino?

sarà difficile decidere il prossimo passo.

Come riuscirai a restare con lo sguardo di sempre

mentre i loro sogni vengono strappati come fogli di carta.

Quando ti troverai con il volto nel fango

forse ripenserai agli occhi di quel bambino.

La guerra è alle porte,

la guerra si divora ogni cosa.

Chiuso nel tuo silenzio

attendi un ordine dall'alto.

Sorvolerai con le ali il cielo

pronto a liberare l'ennesima bomba.

Dopo la guerra

negli occhi di un soldato resta lo shock.

Come riuscirai a guardare negli occhi tuo figlio?

come potrai dormire ancora un solo minuto?

Il sole che ti accompagnava da bambino

si è spento in pochi attimi.


PIOMBO CALDO

Era il momento sbagliato

o forse sbagliati siamo noi.

Qui le armi sono compagne di vita

dalle quali non liberarsi mai.

Uccidere,

questa è la sola soluzione che trovi.

Il dialogo non trova più la luce del sole,

basta davvero poco per accendere la miccia.

Nel grembo di ogni uomo

trova spazio la follia.

Piombo caldo 

servito su un vassoio da chi tiene le redini del gioco.

Corpi stesi al suolo,

freddati senza domande.

Corpi a cui sono stati strappati i sogni

solo per una diversa nazionalità

oppure per un abuso di potere.


LE PRIME LUCI DEL GIORNO

 Davanti ad una tazza di caffè

vedo correre liberi i pensieri.

Con le dita sfioro l'ultimo respiro

prima di aprire gli occhi.

Le prime luci del giorno 

arrivano ad aprire le porte di un nuovo colore.

La televisione 

mostra attimi che il mondo ricorderà sempre

i primi passi sulla luna,

i soldati di ritorno dalla guerra.

Il volume alto del televisore

si fa largo tra i silenzi.

Le prime immagini della partita di pallone,

il solito programma vuoto

dove non c'è nulla dal quale attingere.

Davanti ad una tazza di caffè

le parole restano legate alle labbra.

Con le dita cerco la mano di chi condivide l'attimo,

con le dita sfioro il respiro 

che apre le porte al giorno.

Esco dalla porta 

pronto ad accogliere la sfida del giorno.

Restare a galla 

nel ring che ogni giorno attende ognuno di noi.


CIELO NERO

 Un cielo nero

accompagna il giorno per mano.

Non farmi sentire solo,

non lasciarmi in un angolo con le ombre.

Il giorno prende un respiro profondo

riconoscendo nel nero il colore predominante.

Non lasciarmi solo con la paura,

non lasciare che il nero scivoli sotto le unghie.

Dalle mie labbra escono parole

che hanno il peso di una piuma sollevata dal vento.

Dalle mie labbra non escono parole,

sono suoni in catene.

Sono caduto

e continuerò a cadere.

Il tempo corre 

senza guardare negli occhi.

Non c'è che un vortice nero

che stringe il braccio lungo il collo

e accompagna il corpo oltre il nero più profondo.

Negli occhi la paranoia,

negli occhi il sogno ancora come un libro aperto.


mercoledì 19 aprile 2023

SENSō NI IRO WANAI

 L'aria è elettrica,

la terra trema.

Le prime pagine di un vecchio quotidiano

presentano il conto della guerra.

Ogni giorno viene versato sangue caldo,

ogni giorno bruciano sotto le bombe i sogni dei soldati.

Non bastano le preghiere

sotto un cielo pieno di bombe.

La mitraglia colpisce senza sosta

spezzando anche il secondo 

in cui raccogliere il fiato.

Soldati ammazzati

occupano la strada.

Non ci sono fiori,

non c'è la pace.

Risuonano le sirene nella città

arrivano gli aerei,

torna a tremare la terra.

Cadono le bombe dal cielo

tutto si rompe,

tutto muore.

Un ragazzo immerso nel proprio sangue

stringe tra le mani una vecchia fotografia.

Un ricordo indelebile,

un amore per il quale dare anche il respiro.

Un piccolo sorriso

al quale volere un bene senza fine.

La mitraglia colpisce senza sosta

mandando in cenere i sogni di una vita.


VELIERO

 Ti ho vista camminare

sul ponte del veliero.

Negli occhi la curiosità

di spalancare le porte,

fare breccia nella nebbia.

La notte ,

madre consigliera

regala un cielo stellato nel quale perdersi

restando a bocca aperta davanti all'immensità.

La ciurma,

compagnia di sogni ad occhi aperti

e di gocce di rum che scendono con delicatezza

nelle profondità del corpo.

Nei tuoi occhi

c'è spazio per la paura

e per un fuoco che arde.

Germoglia la curiosità

di sapere cosa c'è oltre questo mare.

Da questo piccolo seme

germoglia il desiderio di conquista.


martedì 18 aprile 2023

LA CONCHIGLIA

 Davanti agli occhi

un angelo,

forse un miraggio.

Le mani sono tese

a porgermi una conchiglia.

Punto di contatto tra la terra 

ed il mare.

Filo intrecciato tra il suo sorriso

e le parole che corrono tra le labbra

in cerca di un attimo da condividere.

In un istante

ho letto nei suoi occhi

un oceano nel quale scivolerò.

Lei getta un' ancora,

lei approda nelle mie terre

nelle quali si perderà.

Mi lascio trasportare

dalle onde del mare.

Io Ulisse

alla ricerca della mia Itaca.

Le mani tese

mi servono una conchiglia piena d'acqua

nella quale guarderò.

Lei legge nel mio sguardo

riconoscendo il viaggio.

Ogni lato messo a nudo

viene rivestito di una promessa da custodire

tra le lacrime

ed il sorriso.

Nei suoi occhi 

vedo ardere un fuoco

che brucia,

ma non consuma.

Un fuoco nel quale allungare le mani

per lasciarsi trasportare.


LA FRONTIERA DELLE OMBRE

 Mi ritrovo alla frontiera

dove si radunano le ombre.

Lungo le creste dove si posa la luna

germoglia il silenzio stretto in un abbraccio con il brivido.

Lì il tempo sembra fermarsi

e c'è una quiete  che solamente il sole può portare via.

Mi ritrovo alla frontiera delle ombre

dove si radunano tutti i miei simili.

Anche noi cerchiamo il nostro spazio nel mondo

e tu potrai vederci solo quando è sera.

Oltre le creste 

c'è una linea dell'orizzonte

che viene colorata dalle dita.

Sporcati il volto 

di ogni colore presente nella tua fantasia.

Sotto questo cielo

siamo tutti uguali,

nessuno è straniero.

Qui alla frontiera delle ombre

siamo tutti liberi.

nessuno si sente clandestino.

Lungo la strada che porta sulla cresta della montagna

non ci sono luci

ma a portare luce sono solo le stelle.

Lì dove si radunano

cercandosi con le dita

in un volo pieno di magia.

Ogni sensazione galleggia

in ogni istante che parla la stessa lingua della magia.

Lì il tempo sembra rallentare

arrivando a fermarsi

lasciandosi emozionare.


lunedì 17 aprile 2023

SANGUINARE

 Siamo in un circo

dove al comando c'è la follia.

Non c'è spazio per tutti

e al timone ci sono i mostri.

La realtà è un ring

dove l'uomo indossa maschere sempre diverse

e l'animale è solo un trofeo da vedere sanguinare.

Dove si trova il cuore?

l'uomo indossa una benda davanti agli occhi

che cade solamente quando si è soli con i propri pensieri

e con la follia.

Noi siamo quelli che distorcono le parole di Dio,

solo per lavarsi la coscienza da ogni crimine.

Noi siamo quelli che trovano la soluzione al problema

bagnando con il sangue la terra su cui si cammina.

Siamo un circo

dove al comando c'è la follia.

Quando avremo eliminato ogni animale

con chi ce la prenderemo?

Quando saremo soli con la nostra follia

a chi faremo pagare le colpe 

delle nostre soluzioni annegate nel sangue.


FINTI ORACOLI

 La televisione accesa

porta alla luce la follia.

Uomini e donne

in marcia in attesa del banchetto 

a cui tutti dovrebbero mangiare.

L'aria irrespirabile

parla di chi gioca con coloro che piegano le ginocchia

davanti ai santoni 

e ai moltiplicatori di menzogne fingendosi Dio.

La televisione è accesa

mi cresce la rabbia verso queste persone

che riempiono le tasche 

mentre la gente rimane lì 

credendo di espiare le proprie colpe

in attesa del banchetto che dovrebbe moltiplicare ogni bene.

Uomini e donne

in marcia verso gli oracoli che promettono il pane.

Persone inginocchiate piangono

chiedendo perdono.

Non è davanti ai loro occhi

che si laveranno via le colpe.

Nell'ombra riempiranno le tasche

fingendo di essere Dio.


PICKMAN

 Non riesco a sollevare lo sguardo

il dipinto reclama la mia attenzione.

Le sue ombre 

stringono il cappio al mio collo.

Sento il richiamo

di tutto quel male presente tra le figure.

Il quadro consuma la quiete 

e chi dorme vicino a me 

è come uno schiavo in catene.

L'energia negativa scivola da quadro a quadro,

tutto quel sangue,

tutto quel dolore chiede la mia attenzione.

La mente è come un motore 

lanciato a briglie sciolte nelle tenebre,

sono uno schiavo in catene.

Non riesco a guardare le sue sfumature,

vedo aprirsi le porte dell' Inferno.

Sento una voce chiamare,

sento il corpo piegarsi alle ombre.

Il quadro mi consuma

ed il cappio stringe sempre di più.


mercoledì 12 aprile 2023

L'UOMO DELLA STRADA

 Solo

con la strada davanti agli occhi.

Solo

con una sigaretta accesa tra le dita.

Il vento del Nord bussa alle porte del tuo presente

mentre le automobili sfrecciano liberando colonne di fumo.

Sei l'uomo della strada

che vive libero tra le curve dell'asfalto.

Sei solo un uomo

che vive al massimo le emozioni del giorno.

L'asfalto bagnato dalla pioggia della notte ormai alle spalle

regala specchi d'acqua nei quali immergere le dita.

Solo

con il vento che soffia in faccia ogni parola 

legata ad un filo invisibile.

Solo

con una sigaretta ormai alla fine della propria corsa.

Sei un uomo solitario

tra le strade di una città.

Sei l'uomo della strada

che attraversa il degrado

ed i binari del treno.

l'asfalto bagnato dalla pioggia 

regala specchi d'acqua nei quali immergere gli occhi.


OLTRE IL CAMPO

 La valle silenziosa

accoglie nel proprio ventre il riposo del villaggio.

Nei tepee non c'è più nessuno

solo le ultime fiamme

e la colonna di fumo si alza verso il cielo.

Non ci sono più i bambini che corrono

immaginandosi guerrieri.

Un silenzio impenetrabile

accompagna ogni attimo che passa.

Nessuno guarderà più il cielo

in attesa che torni ad accendersi il sole.

Oltre  il campo 

passa la ferrovia 

che affonda le unghie nella quiete che c'era un tempo.

Nessun bambino lancerà una freccia al cielo

per farlo tornare a respirare.

Nessun bambino lancerà una freccia verso il vento

per farlo sanguinare

perchè di quei bambini non resta che il ricordo.

La valle per tanto tempo

ha risentito il suono della tromba che comandava la carica.

La terra ora non trema più 

e del villaggio resta poco più che un fuoco acceso.


IL PALLONE

 Corre libero un bambino

per poi fermarsi a guardare nel cielo

il passaggio dello stormo di ritorno dalla migrazione.

E' tornata la stagione

in cui forse ci si ritroverà in pace.

Un bambino 

ha la mente libera dal pensiero della guerra

e del desiderio morboso del potere.

Corre libero lanciando avanti la palla

sorridendo al tempo che regala un altro momento da vivere.

Non c'è spazio per il passaggio del carro armato

c'è in gioco la libertà di ogni giovane cuore su questa terra.

Non c'è spazio per il piombo caldo

e per il volo delle bombe.

Qui corre veloce il pallone

tra le mani di giovani cuori

che condividono il sudore

e la libertà.

DENTRO IL LABIRINTO

 Perso in un labirinto

in cui non si trova una via di fuga.

Il desiderio consuma le dita

e rende fertile l'ansia.

Corri lontano da qui,

fai sentire la tua voce

forse qualcuno risponderà.

Attorno al tuo sguardo 

si alzano le sbarre di una prigione senza muri.

Corri più veloce che puoi,

lasciati alle spalle la polvere 

e la paura.

Prima o poi arriverai fuori

non può essere infinito questo labirinto.

Ogni attimo che passa

ti fa sentire più prigioniero.

Davanti allo sguardo 

si alzano le sbarre di una prigione.

Non hai catene ai polsi

ma solo la paura.

Corri più che puoi

lasciandoti alle spalle la polvere

e la paura.

Gli occhi si aprono,

era solo un sogno.

Il corpo tremante

resta legato alla paura.

venerdì 7 aprile 2023

IL PRIMO CAPITOLO

 Il viaggio è cominciato

alle prime luci della sera.

Un soffio di vita

accompagna il tempo 

che sembra per un attimo rallentare.

Un vento caldo

soffia lungo la strada.

Un sogno ad occhi aperti

che si posa qui sulle mani.

La porta che conduce al mondo

si è aperta di colpo.

Con gli occhi ancora troppo stanchi

hai cominciato a guardare il mondo.

Con le dita

hai cominciato a tracciare un disegno 

che parte dal pianto.

Con le mani 

cominci a sfiorare quello che il tempo ti dona.

Quando la notte arriverà a bussare alla porta

e le ombre raccoglieranno il tuo sonno

con le candele accompagneremo il cammino.

La porta che conduce al mondo

si è aperta.

Il viaggio sarà come un libro che si riempie di memorie

e la vita continuerà a fiorire.

Quando arriverà la notte

alla luce della candela non avrai paura.

Con gli occhi ancora troppo stanchi

cominci a guardare il mondo che ti circonda.

Lì dove la linea dell'orizzonte si colora di rosso

c'è un nuovo giorno che prima o poi arriverà.


giovedì 6 aprile 2023

LA LUNA NEL CIELO

Per tanto tempo

quegli occhi sono stati un miraggio lontano.

L'amore profondo

ha risvegliato l'invidia

e l'odio ha trovato nuova linfa vitale.

Quando spunta la luna nel cielo

mi ritrovo nel corpo di un lupo.

Lungo la strada 

vicino ho la compagna di una vita.

Una maledizione

ci separa nel poter condividere l'amore.

Una maledizione

che accompagna il passo di ognuno di noi.

Ai primi raggi di sole

ritrovo la mia natura,

ma l'amore indossa le ali di un falco.

Una maledizione

che ha donato un muro che sembra insuperabile.

Ogni giorno 

ritrovarti come una statua

e non poter incrociare lo sguardo

svuotava la mia anima.

Ogni momento era una condanna alla distanza,

una condanna capitale per il cuore.

Per tanto tempo

il destino ha riso guardando le nostre lacrime.

L'amore per troppo tempo costretto in ginocchio

per la follia di un vescovo.

Cadranno le corazze,

cadrà il male.

Spegnerò tutto quest'odio

prima che l'incantesimo riprenda il suo corso.

Ho ritrovato l'amore,

ho ritrovato la vita.

Ora è come un lungo sogno

che mi ha mostrato il suo lato più selvaggio.


MARIA

Hai ascoltato il suo pianto

seguendo  il lungo cammino nel dolore.

Una strada in salita

mentre la vita ti lascia senza fiato

e con una spada trafigge l'anima.

Hai ascoltato le sue parole

ai piedi della croce.

Quando gli occhi segnati dal dolore

si sono posati sulle labbra del figlio

e sulla sofferenza senza fine.

Sei rimasto vicino a lei

seguendone il passo lento.

A piedi nudi attraversa una strada

ai cui angoli si accendono fiaccole

a guidarne il cammino.

Lacrime fredde

scendo lungo il viso.

Chiusa nel suo silenzio

accompagna il proprio figlio 

nel viaggio della sofferenza.

Chiudendo gli occhi

ripensa alla propria vita.

Con le dita 

cerca il contatto con la croce.

Tutta la tristezza 

si posa su quel giorno in cui la terra tremò.

Con le braccia aperte

disegna un abbraccio pieno d'amore

e di protezione.

Chissà se la notte porterà con sé 

il manto pieno di stelle.

La guardi accompagnare il proprio figlio

lungo il doloroso cammino della croce.

Attraverserà le tenebre

stringendo nel cuore ogni singolo ricordo.

Attraverserà le tenebre

gridando il nome del figlio al quale affidare lo spirito.

Scendono lacrime lungo il viso

a lasciare cicatrici indelebili

come i chiodi nei polsi del figlio 

appeso in mezzo ai ladroni.

Le vesti imbevute del sangue del figlio

erano così pesanti.

Tanto era il dolore

da custodire nel cuore.

Nei suoi occhi lucidi 

scorrevano le immagini di una vita assieme.

Era il destino,

era scritto nelle stelle.

Tutto quel dolore

dal quale l'uomo non avrebbe imparato nulla.


mercoledì 5 aprile 2023

TASCHE VUOTE

 Ancora un attimo,

i dadi sono sul bancone.

Gli occhi rapiti

in una giostra che continua a girare.

La fortuna sembra una compagna fedele

ma poi ti ritrovi solo a raccogliere le briciole.

Non ti sei fermato in tempo

e dalle tue tasche non esce che il vuoto.

Hai raggiunto la deriva

e ti senti soffocare.

Corri dentro un labirinto

che non ha uscita.

Ancora un attimo

perso alle slot machine.

Ancora una moneta è stata lanciata sul bancone, 

forse aspetti un angelo a portarti lontano da qui.

Il tempo si è fermato

mentre la fortuna ha cambiato rotta.

Ti ritrovi a raccogliere in silenzio le lacrime,

un peso troppo grande che ti divora il sonno

ed il sorriso.

Hai raggiunto il fondo,

la vita un rogo.

Hai bruciato l'amore,

hai soffocato i tuoi sogni.

Ogni sera davanti alla slot machine

vedi consumarsi ogni secondo.

Ogni sera quando i dadi sono sul tavolo

vedi consumare la tua vita.

ANTICHE PAGINE

La notte 

ha accolto le mie parole.

Sussurri leggeri

dove cercavo risposte dalle tenebre.

La morte aveva colpito ancora

tra le righe di un vecchio libro.

Nera era la lingua 

del corpo la cui vita era stata spenta.

Nere erano le dita

che alla luce di una candela avevano cavalcato le parole.

Brucia la biblioteca,

bruciano i libri.

Arde la notte

che legge negli occhi la paura.

Un fuoco si alza alto verso il cielo,

giusto pochi manoscritti vengono strappati alle fiamme.

Nera era la lingua

di chi aveva perso la vita.

Nere le dita

che avevano sfogliato le antiche pagine.

La notte si ferma ad ascoltare

i sussurri che escono dalle labbra.

Una richiesta di aiuto,

la ricerca della verità.

martedì 4 aprile 2023

SFUMATURE DIVERSE

 Ho seguito la linea

fino a sfiorarne le dita.

Dall'altro lato ciò che ero

e che un pò è rimasto in me.

Ho visto ogni giorno sfumature diverse,

ogni giorno un momento diverso.

Da un lato la mia vita,

dall'altro lato una parte incompleta 

con la quale fare i conti.

Ho seguito la linea

trovando sfumature di un tramonto rosso fuoco.

Davanti agli occhi la vita che ho scelto

e continuerò a volere,

dall'altro lato un bisogno di colmare un vuoto

che bussa alla porta.



IL CANTO DELLE BALENE

 Ascolto il canto delle balene

chiedermi perchè il mondo non cambierà mai.

L'acqua si colora del rosso sangue

raccontandone il dolore.

L'uomo è una bestia

che prova piacere 

nell'immergere le mani nel vortice più nero.

Il cuore 

una fredda lapide che non conosce pietà.

In quel canto

ritrovo le parole di una preghiera

verso un Dio che ha pazienza ma poca autorità.

Non ci sarà un angelo

a guidarle oltre la linea dell'orizzonte.

L'acqua rosso sangue

è lì a rammentare l'ennesimo peccato.

Ascolto la loro preghiera,

il loro chiedere pietà.

L'uomo è una bestia

che non conosce limite alla propria follia.

Ci sarà mai un angelo 

a guidare il loro volo verso l'orizzonte 

che trova sfumature da tempesta.

Anche il cielo lascia scendere la pioggia 

come lacrime amare davanti a tanto male.


VOLARE LONTANO

Hai un sorriso

così unico.

Lo porto qui

dove soffia il vento.

Sarà come un salto nel vuoto

per poi accorgermi di essere solo con me stesso.

Tornerà la Primavera sulla città,

ma non sarà mai come prima.

Ti vedo volare lontano

hai deciso di andare via.

Tanto era il peso sulle spalle

da soffocare i sogni.

Il giorno ormai è scivolato via

e su questo foglio ingiallito scrivo parole.

Avevi un sorriso

così unico.

Il tempo ha corso più veloce

portandoti via con sé.

Arriva la notte 

e mi domando se hai raggiunto la destinazione.