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martedì 23 luglio 2019

A PICCOLI PASSI

Tra le dune
ascolto un altro respiro.
A piccoli passi
ritornano i colori.
Mi scatena l'emozione
ed è più forte di me,
non posso ignorare il cuore.
Tra le dune
trovo la mia libertà.
Tu angelo della Primavera
mi ricordi che devo lasciarmi andare.
Solo chi rischia
assapora il gusto dell'incognita.
Solo chi rischi
assapora la vittoria.

VACANZE AL MARE

La colonna di auto
si muove verso la stessa direzione.
Un attimo di libertà,
tutti pronti a farsi abbracciare dai raggi del sole.
I bambini lasciano scivolare fuori la magia,
la spiaggi si anima di bellezza
e di sorrisi.
Tutti tra le onde del mare
giocano a restare in equilibrio.
Basta poco per essere sereni,
basta poco per lasciarsi andare.

DIETRO IL VELO (SCRITTA CON FABRIZIO ZOTTOLA) (RIVISITAZIONE DELLA POESIA DEL 2014)

Ho incrociato il tuo sguardo dietro gli angoli della città. Mi sono perso negli occhi, ci sono scivolato dentro.
Hai il deserto davanti a te,
le tue labbra asciutte
e in ostaggio.
Sono segregate dietro uno strato nero
e sottile di stoffa.
Bramano ardentemente di trovare acqua fresca
sorgente di vita nuova con cui placare la tua sete.
Dietro veli nascondi la tua identità. Codice che vieta di trovare la tua libertà.
Le tue orme che sono la prova unica
e tangibile della tua presenza,
si perdono tra la folla indifferente ed ostile. Due diverse realtà s'intrecciano e provano a convivere. Due mondi a confronto la cui pace è una incognita. Chissà se un giorno ci ritroveremo sullo stesso percorso. Chissà se un giorno le distanze lasceranno il passo alla condivisione.
Hai due occhi tristi
e rigonfi di rabbia che chiedono aiuto
e tu come un fantasma ti aggiri inquieto
per le strade di Kabul alla ricerca di quella verità
che non troverai mai perché,
qui conta la legge degli uomini
e non quella giusta e buona di Allah. Velo nero che copre la luce del sole. La tua vita è una condanna e passa come tra catene e pareti d'aria. Dietro quel velo quanti sogni custoditi dietro lividi.
Le ferite che nascondi dietro il burqa fanno male,
ma fanno ancor più male i ricordi carichi di odio
e di violenza cicatrici indelebili dell' anima. Cicatrici coperte, lacrime segrete. Dietro quei lineamenti il punto di contatto tra onde diverse.


giovedì 18 luglio 2019

A VOLTE

A volte mi chiedo
di che colore sarebbe la realtà
se fosse tutto diverso.
Non mi vergogno del mio presente,
non provo vergogna per la mia diversità.
Sono qui
in questo cerchio di dannati.
Il fuoco non basta più,
dal loro animo non basta più il lato più animale.
A volte mi chiedo
come sarebbe se tu fossi diverso.
Agli occhi miei
un mostro gigante.
Un corpo insormontabile
che tante volte mi regala tanta paura.
Tante parole
hanno fatto capolino.
Lame affilate
hanno disegnato cicatrici
sul mio animo semplice.
Da questo dolore
ho raccolto la rabbia.

mercoledì 17 luglio 2019

LUCE ACCESA

La luce è accesa
ma tu dove sei?
C'è uno sguardo assente,
c'è un corpo che non reagisce.
Dentro la stanza
le ombre ti prendono per mano.
In quel freddo angolo
cerco un freno al tuo isolamento.
Una reazione
ecco cosa servirebbe.
Una scossa
che riporti il battito
ad avere la sua ragione.

ARRIVA DAL MARE

Arriva dal mare
come un vento nuovo.
Dall'acqua ritrova il battito,
una vita torna a casa.
Ci si accontenta di poco,
giusto di una coperta
e di un sorriso.
Dal mare
germoglia la vita.
La riva attende il momento
per accogliere
aprendo le porte come fosse una casa.
Con le luci della sera
arriva il freddo.
Qui c'è bisogno di calore
e di tanto amore.

I SEGNI DEL CAMBIAMENTO

Vivi le tue cicatrici,
piccoli segni del cammino.
Lividi sulle dita,
piccoli tagli che raccontano ciò che è stato.
Tante storie
immagini contorte,
ingiallite
ed indelebili.
Errori
che porti nel cuore.
Un tempo era tutto un peso,
ora è un disegno da spiegare.
Un tempo era tutto violenza
e di quel sangue ignoravi il peso sulla coscienza.
Ora la parola è come ossigeno
e ti regala luce.

NON C'E' PIU' TEMPO

Avvelenano il  mare,
plastica si posa sulla pelle,
difficoltosa la respirazione.

Si fingono innocenti
coprendosi con le mani gli occhi.
Cercano di pulirsi la coscienza
pronunciando qualche parola.

Esseri viventi 
costretti a subire.
Non c'è più tempo
bisogna dire basta.

Cambiare,
agire.
Non restare fermi
lasciandosi sprofondare.

DISTESA DI ANIME

Dentro quello sguardo
domande su domande.
Lunga la strada,
distesa di anime perse.
Non c'è più libertà
è una prigione
che regala catene ogni sera.
Dietro l'angolo
la solita richiesta da occhi sempre diversi.
Ogni notte la solita preghiera
a cui sono state negate le parole.

domenica 7 luglio 2019

LA FOLLIA

Famiglie all'angolo,
tagliato il filo di un intreccio.
Hanno fatto commercio di sorrisi,
anime innocenti trattate come figurine.
Carne da macello
ridotta alla violenza
e al degrado.
Dove posa il capo l'umana decenza?
del rispetto poche tracce.
Famiglie divise dall'onda nera
che rilascia marcio
e dolore.
Dentro alle scosse
e alla violenza
il lato peggiore di un animale.
Si cerca di cancellare
ogni colore in questa immensità.
Via i ricordi,
via i sogni.
Niente più emozioni,
non c'è spazio neanche per pensare.

VORACE TEMPESTA

Hai imparato a chiudere gli occhi,
hai provato a voltare pagina.
Il peso della mano
lo senti ancora sul viso.
Il peso dell'amore malato
lo ritrovi sempre nei suoi occhi.
Ombre nere
passano davanti al viso,
sono le paure che tutto possa tornare.
Hai perso la forza
è rimasto giusto un attimo
per ripulire il sangue.
I tuoi sentimenti
sono la preda per la vorace tempesta.
Cenere sul cuore,
il viso ricoperto di lividi.
Ombre nere davanti al viso
sono gli incubi che tutto questo possa continuare.