La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno. Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
Il silenzio viene spezzato
cadono al suolo le certezze,
giace al suolo la pace.
Avanza la guerra
con i suoi schieramenti.
L'attimo trasuda morte
e lacrime,
i compagni cadono nell'ombra.
L'uniforme comincia a fare male,
pesa come una montagna sull'anima.
Scendono le lacrime
guardando i compagni del destino
portati via dal vento.
Avanzano le armi,
non si fermano davanti agli ostacoli.
L'uniforme divora la quiete
lasciando solchi profondi
che raccontano del sangue tra le dita.
Dentro quattro muri
ho visto negli occhi di tanti il terrore
spazzare via ogni singolo pezzo dei sogni.
I giorni futuri
sepolti sotto veleni.
Chiudendo gli occhi
ho rivisto il volto di mia madre
e tutta quella dolcezza degli anni passati.
Ho ritrovato la via di casa,
porto sulle spalle il peso di quel disastro.
Porto con me
tutta la fragilità.
Tanti avranno lo stesso destino
e ogni secondo a seguire potrebbe raccontare un momento completamente diverso.
Dentro queste lacrime
c'è molto di più di quello che sembra.
Guardando gli occhi di un figlio che cerca solo un attimo
vedo tutto quello che potrei non avere più.
Prendi il bambino
portalo verso il sole.
Qui non c'è futuro,
qui non resta nulla.
Pregherò un Dio che ha voltato il capo
davanti al pianto delle donne.
Pregherò un Dio silenzioso
davanti all'avanzare della violenza.
Prendi mio figlio,
portalo lontano.
Distante dal grido straziante,
portalo verso un giorno migliore.
Io forse arriverò,
vorrei tanto sapere il futuro.
Del mio paese
non resteranno che silenzi
ed ombre armate.
La libertà prenderà la via dell'esilio
e di noi innocenti non resterà che il pianto nel vento.
Danza in un campo fiorito
libero dalle catene della realtà.
Tra gocce di pioggia scivola
portando con sé il brivido dell'emozione.
Linee sul terreno
raccontano di come poche semplici note
abbiano accompagnato il passo seguente.
Piove sul campo
dove gli spaventapasseri si prendono un attimo di libertà.
Gocce di pioggia sul capo
mentre gli stracci intrecciati con la paglia non lo trattengono più.
Danza in un campo fiorito
accarezzato dalla notte.
Danza per sentirsi vivo
anche senza poter vedere i colori.
Danza finché il tempo lo permette,
forse prima o poi qualcosa cambierà.
La notte
accompagna il riposo.
La valle attende l'emozione
della notte che prende tra le braccia.
Guarda l'orizzonte,
cerca nel cammino delle stelle
un segnale da chi ora è lontano.
Abbraccia il tuo silenzio,
stringilo forte.
La notte
accompagna il tuo pensiero.
Solleverà le tue lacrime
portandole via con sé.
Tornerà,
un giorno tornerà.
Ritroverà la via di casa
e non si guarderà indietro.
La notte
porge la sua mano alla dama.
La valle riavrà il suo cavaliere
e sarà come se tornasse il giorno.
Tempo per ogni cosa,
tempo per crescere,
tempo per dimostrare.
Lunga è la strada
che dal pianto
porta a capire ogni singolo valore.
Con gli occhi verso il vetro
imparare a vedere ogni aspetto di questa realtà.
Tempo per le parole,
tempo per il silenzio.
Ogni secondo che passa
racconta un frammento di vita.
Con gli occhi riconoscere
e distinguere il bene dal male.
Nella testa mille pensieri s'intrecciano
costruendo un puzzle di realtà.
Guardati,
sembra ieri che vivevi di paure.
I fantasmi però a volte ritrovano la via di casa
e ritrovi la fragilità,
ti senti umano.
Dentro quegli occhi
hai sentito cadere tutti i muri.
Tutte quelle parole
custodite in silenzio
hanno trovato la luce.
Guardati,
così innamorato,
così vivo.
Quel sorriso
ha sciolto le catene.
Guardo le ali
mentre i motori si accendono.
Vedo un oceano di mani,
vedo un'onda di paura correre verso l'aereo.
Negli occhi il terrore
che tutto si sgretolerà
e tornerà nell'ombra.
La luce del sole
un'anticamera della regressione in atto.
Non c'è più la donna,
non c'è più il volo degli aquiloni.
Le porte del domani
vedono sedere sui troni
l'ignoranza e la violenza.
Ho visto angeli impauriti
cadere nel vuoto
accettando il rischio.
Ho visto angeli con gli occhi gonfi di lacrime
sperare nella buona sorte
anche sapendo d'illudersi.
In fuga senza troppe pretese
cercando di fuggire dal nero.
Anime aggrappate ai sogni
che erano l'unica cosa che rimaneva.
Ora cosa resterà dei diritti?
Cosa resterà di quelle piccole libertà
che erano briciole,
ma sembravano traguardi impossibili?
Ho visto gente morire
mentre l'onda nera raccoglie
ed elimina ogni certezza.
Sogno ancora quelle ali
e quel volo verso il sole,
ma di quel sogno ad occhi aperti
non resta che il peso delle lacrime.
Salvare vite,
legare con un nodo questi fili fragili di umanità.
Salvare sorrisi,
piccoli frammenti di un mondo
che sta perdendo ogni lineamento di civiltà.
Essere veri,
lasciare fiorire ogni principio più sano.
Sbagliare,
piangere,
restare umano.
C'è da portare salvezza oltre il mare,
basterà allungare le mani.
Una fiaccola accesa
a squarciare il buio.
Un taglio netto
su tutta l'indifferenza.
Salvare più vite possibili
finché c'è respiro.
Salvare anche se stessi
liberandosi dalla prigione che ci fa sentire al sicuro
e quindi lontani da ogni richiesta d'aiuto.
Arrivano le armi,
arriva la croce.
Sale la polvere sul campo di battaglia
davanti alla città che resta in disparte a guardare.
Scudi s'infrangono
in un intreccio di lamenti.
Le anime sentono il richiamo,
non c'è altro destino del combattere.
E' la città
che lega entrambi gli schieramenti.
E' la follia
che lascia corpi senza vita.
La realtà
tira i fili della follia
non accontentandosi del sangue versato.
Acciaio contro acciaio
ed il sangue a mescolarsi con la terra.
Raccogli le forze
per un nuovo passo.
Non aspettare che l'ombra
affili le sue armi.
In quell'attimo
sarà pronta a colpire.
Un lungo viaggio
oltre il fiume,
oltre le porte di ogni paura.
Il fuoco aprirà le sue porte
ed il coraggio rischierà di vacillare.
Dentro questo volo nel buio
non sarai solo,
ci saranno altri occhi a seguire il tuo cammino.
Sarà l'asso nella manica,
sarà la chiave per ogni porta.
L'ombra abbandonerà il campo di battaglia
portandosi via la violenza.
Torneranno i colori,
tornerà la vita.
