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giovedì 26 aprile 2018

ALFIE

Guardi quel volto
l'hai scolpito sul cuore.
La stanza silenziosa
respira lacrime
e speranza.
Un miracolo avviene solo se ci credi davvero,
solo se non getti la spugna al primo posto di blocco.
Sfiori le dita della mano,
un pò di calore perchè è finita si dice solo alla fine.
Quante lacrime versate
e quante ancora ne scenderanno lungo il viaggio.
Guardi quel volto
che nei lineamenti chiede di non lasciare la presa.
L'importante è non tirare i remi in barca
e lasciarsi trascinare.
Lottare per un sorriso
quello di un figlio.

IL FILO SUL CUORE

Seduti in macchina
con gli occhi rivolti verso il cielo.
Cerchiamo un segno,
un attimo di pace.
Due anime spogliate dalla confusione
dei giorni passati,
due anime alla ricerca della loro dimensione.
Sotto questo cielo
una lacrima sul viso
sarà il segnale che apre le porte alle mille emozioni.
Due cuori legati da un filo
si regalano un pò di calore.
Sotto questo cielo
imparano a rispettarsi.

VENTO NUOVO

Posato sotto morbide lenzuola
traccio linee immaginarie con le dita.
Cerco il tuo respiro,
un punto di contatto.
Dalla finestra entreranno raggi di sole
che mi ridoneranno i tuoi occhi.
Ritorneranno i colori
e ci ritroveremo ancora più vicini.
Un nuovo vento,
una nuova direzione.
Dalle nostre anime
si fanno strada le radici di ciò che è stato
pronti per il ciò che sarà.

LA STRADA DI CASA

La città cerca un momento di pace
dopo anni di violenza e guerre.
Ci sono corpi lungo la strada
hanno riportato il germoglio
tra le braccia della gente.
Dopo anni di prigionia
finalmente torneremo a vedere il sole.
Ti cerco tra mille altri sguardi
intravedo il sorriso
di chi si sente finalmente libero dalle catene.
La città fatica a ritrovare il sorriso,
la ferita è ancora aperta
Lunga è ancora la strada
che porta a casa.
In quel campo un giorno i figli coglieranno le margherite
lì dove ora il terreno è bagnato dalle lacrime
e dal sangue.

BRUCIANO LE PARETI

Bruciano le pareti
del vuoto che molti hanno sotto la pelle.
La realtà ha un peso,
ma forse non riuscite a comprenderla.


La luce si poserà
e forse sarà arrivato il momento
di accettare questa realtà.
Siamo tutti uguali sotto questo cielo
cambiano i  lineamenti,
ma la sostanza è la stessa.


La differenza la si trova nella coscienza
e non la si pulisce con la preghiera
e con il digiuno.

domenica 22 aprile 2018

FUTURO DIVERSO

Avevi un sogno
e ad occhi aperti volavi con la fantasia.
Dov'è quel futuro
che avevi davanti agli occhi?
Strappato da mani che ti hanno vista crescere,
non è la tradizione,
ma la mente chiusa a generare tutto questo.
I sogni chiusi in un cassetto
erano pronti per essere realizzati.
Le idee in famiglia erano un freno,
ma che senso ha spezzare un cuore?
La destinazione finale è la stessa,
non doveva andare così.
Mani macchiate con il sangue,
negli occhi il vuoto.
Nel cuore
il buio più profondo.
Un'anima innocente
punita per il desiderio di un futuro diverso.

IL SORRISO PIU' SINCERO (DEDICATA A FEDERICA ANGELI)

Vorrei sapere
quanti flash ti passano davanti ogni sera.
Una vita a rischio,
ma la paura non rallenta il tuo passo.
Le parole sono importanti,
il silenzio alimenta quel mostro
oltre la porta di casa.
La vita non si ferma
e non c'è sapore più buono
di quello della forza di continuare a lottare per la verità.
Non sono i  proiettili a fermare
e nemmeno il modo violento di cercare di riportare il silenzio.
La libertà è un aquilone libero nel cielo,
non c'è spazio per la resa.
Sul volto il sorriso più sincero,
un volto a testa alta  a spazzare via il marcio del nostro tempo.

ANIME VUOTE

Certe notizie
lasciano tracce di tristezza
e disgusto.
Ci sono menti vuote,
anime svuotate dell'intelligenza
e del significato di essere umani.
Più andiamo avanti
più questa realtà si fa sempre più nera.
Io mi chiedo
come fanno a fare tutto come se fossero in un videogioco?
Tutto lo sfondo diventa lo schermo di un telefono cellulare,
siamo in diretta dentro ad un video shock.
Bisognerebbe fare il mea culpa
e restando immobili percuotersi da soli.
La vergogna ha un peso grande
è più facile nascondersi dietro mani familiari.
Nascondersi dietro occhi
che non mettono in discussione la realtà dei fatti.

QUELLO CHE E' STATO

Quello che è stato
ormai è passato.
Due anime lontane,
due sguardi distratti.
C'è un tempo da tempesta,
ma forse dentro al cuore
vi ritroverete vicini
e non potrete nascondervi.
Quello che è stato
ormai è passato.
Da quelle ceneri
ripartire non è mai facile.
Il distacco è la condanna,
il distacco è una lama affilata.
Colpisce in profondità,
ma non uccide.
Ti lascia la libertà di scegliere di agonizzare
oppure voltare pagina.

lunedì 16 aprile 2018

LUNA

Scioglimi le catene
chiedo tregua,
chiedo libertà.
Ci regaliamo la luna,
una seconda possibilità.

Scioglimi il cuore,
fammi volare ancora un pò.
Ci facciamo spazio
per ritrovarci più vicini.

Sotto un cielo
che dona tempesta
germogliano fiori,
germoglia la vita.

C'è sempre speranza
oltre il nero,
oltre l'orizzonte.

METEORITE

Siamo il popolo silenzioso
che accetta tutto senza parlare.
Il nostri potenti
sono come un juke-box
gira sempre la stessa musica.
Siamo la solita civiltà di cantastorie,
contenitori di bugie
e banalità.
Siamo il popolo dei reality
e dell'involuzione.
Dove sono i veri ideali?
dove sono gli eroi?
Siamo il paese in ginocchio
vittima della violenza
e dell'indifferenza.
Noi
il meteorite per questo pianeta.
Noi
il popolo diviso a metà,
 noi quelli dalla coscienza sporca
che danno per scontato il Paradiso.


IL VIAGGIO

Seduto alla fermata
vedo sguardi scorrere.
La calma
la si può raccogliere con le dita.
Non chiedermi di aspettare
il tempo non concede la possibilità
di fermarlo.
Le porte si chiuderanno
e sarà come partire senza muoversi.
La realtà su dove siamo diretti io la conosco,
ma gioco a sorprendermi.
Con il mio bagaglio
sono pronto per il viaggio.
Partiamo per nuove città
nuovi volti,
nuove libertà.

venerdì 13 aprile 2018

MONDO

Mondo,
questo è il mondo.
Potrebbe essere migliore,
ma non ha la forza di cambiare.
Per carità ci sono cose positive,
ma ha perso il rispetto
e la dignità.
Il mondo volta le spalle
quando c'è da indignarsi.
Fossilizzato nella sua favola
non afferra il grido di chi sotto le bombe
non ha che polvere e detriti.
Mondo,
questo è il mondo.
Forse un giorno tornerà ad ascoltare
per ora rimane in silenzio.

PUNTO NERO

Inizia l'ennesima partita
dove gli scacchi non portano alla pace.
I potenti seduti sulla poltrona
giocano a provocarsi
minacciando l'uso dell'arsenale.
Il popolo un punto nero da ignorare,
dal cielo cadono le bombe.
Su questa terra privata dei sogni
lo specchio del pianto
e della morte.
Le preghiere dei potenti
l'illusione maschera il vero fine.

RACCONTAMI QUEI GIORNI

Raccontami quei giorni
in cui stringevi la cinghia attorno al collo.
Quando eri preso dai demoni
e non avevi voce in capitolo dentro te.
Lo sguardo spento,
l'amore incompreso
e violento.
Il desiderio di mettere un punto,
annullare ogni secondo.
Preghiere
e pianti non bastano mai.
Un giorno il sole ha squarciato il vuoto,
disinfettato le ferite.
Adesso sorridi
e vivi sereno.
Di quel passato
ci sono le cicatrici,
quello che conta
è ricominciare a vivere.

GUARDO IL MARE

Guardo il mare
oltre il tuo viso.
Onde ricche di sentimento
è come poesia ciò che trovo nei tuoi occhi.
La scogliera silenziosa
è il punto di partenza per poter sognare.
Ho teso le mani
e dentro di te ho trovato la parte migliore di noi.
Guardo il mare
ritagliarsi il suo spazio.
Scenografia dei giorni a venire,
scenografia dentro di noi.

UOMINI TRASPARENTI

Uomini trasparenti
attraversano la soglia di casa.
Ognuno con la propria libertà
storditi da questa realtà.

Forse non si sentono a loro agio
extraterrestre in una realtà poco aperta all'ascolto.
Raccontati
come se niente fosse.

Non temere di vedere le spalle voltarsi,
questa società è ubriaca di inutilità.

lunedì 9 aprile 2018

CASA MIA

L'Albania
è casa mia.
Qui il presente è agitato
c'è aria di cambiamento,
c'è la speranza di trovare fortuna altrove.
Amore che mi hai visto nascere
ti saluto.
In un gommone
o peschereccio parto insieme ad un mare di anime.
Oltre il mare
c'è la speranza.
Mani si sfiorano,
anime strette in quel quadrato di spazio.
L'Albania sarà sempre casa mia
è lì oltre il porto di Brindisi
è lì oltre il mare.
Anime in cerca di un futuro,
anime aggrappate ad un desiderio.
Ci ritroveremo a cavallo di un muro
e anche se ci punteranno contro le armi
non arretreremo a pochi passi da quella speranza.
Albania,
casa mia
anche se vado via
resterai sempre mia.

ADESSO CHE SEI QUI

Adesso che sei qui
abbiamo tirato i remi in barca
per lasciarci trasportare.
Lo sappiamo entrambi
se c'è fiducia c'è speranza.
Quattro mani intrecciate
respirano un abbraccio ogni volta diverso.
Siamo sempre pronti a cavalcare l'onda
accettando le differenze.
Adesso che sei qui
mi sento più sicuro.
Ho ritrovato quel sole
che si era offuscato.
Tendimi la mano,
per il prossimo passo ho bisogno di te.

QUANTI ANCORA

Quanti ancora
dovranno cadere nell'ombra?
Ti sembra normale donare dolore?
ti sembra normale costringere alla morte?
Oltre gli occhi
molti non sanno leggere.
Non trovano differenze
tra l'essere ed il sembrare.
Angeli
vittime della piccolezza dell'anima di chi non conosce il rispetto.
Con che coraggio il sangue del loro sangue
senza dire niente fa quadrato attorno ai figli
e alle loro violenze?
Ci sono errori
da cui alcuni non imparano mai.
Noi anime sensibili
non resteremo indifferenti.
Oltre al ricordare faremo sentire il grido,
faremo sentire tutto noi stessi.

STELO IMPAURITO

Quanti sogni ruotano nella testa
e anche se sei piccolo hai voglia di sorridere.
Dentro quattro mura può capitare di rischiare
e potresti vedere il sole oscurarsi
e di quel fiore potrebbe rimanere solo uno stelo impaurito.
In questa società
può capitare di trovarsi faccia a faccia con la violenza
e l'indifferenza.
Mi chiedo come si possa fare male a questi angeli
che imparano a compiere i primi passi da soli.
Saranno cicatrici sempre presenti
e sarà dura ripartire.
Ci vorrà pazienza,
ci vorrà amore.

FACCIA A FACCIA

Troppe pretese,
troppe parole.
Ci vorrebbe più riflessione,
ci vorrebbe maggior ascolto.
Non mi nascondo
non l'ho mai fatto.
Manifesto la mia insoddisfazione
e non ho il timore di te.
Giochiamo una partita a scacchi,
sono pronto a mettere in campo la mia strategia.
Faccia a faccia
con il mio io.
Faccia a faccia
con la mia parte irrazionale.