La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno.
Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
Scende lungo le vene
e non ti lascia più.
Più ne vuoi,
più vai a fondo.
Una spirale di vuoto
che ti stringe un cappio al collo.
Per caso ti senti una star?
questa non è libertà.
Ago nella vena,
veleno nella tua realtà.
Cosa fai resti qui?
forse fa comodo o mancano le forze.
Il piangersi addosso
aiuta solo a metà.
Una volta eri convinta
di un amore immortale.
Alza il viso
e guarda avanti.
La vita non ti restituisce
ogni istante sottovalutato.
Dillo a quel ragazzo
che tu non ti vendi mai.
negli occhi la determinazione,
la voglia di vivere.
Quelle mani libere
non vogliono catene.
I sogni sanno sanguinare,
ma non sempre resuscitare.
Dolce signorina della porta accanto,
la vita non è tutta stelle e rose.
Io sono ancora qui
anche se non mi sento del tutto libero.
Sarà per l'aria fritta,
la mia poca voglia di discutere.
Forse il mio sorriso enigmatico
ti lascia perplesso.
Ricordi cosa siamo?
anime in fiamme nel nostro Eden.
Sono un essere umano
con i miei difetti e i miei perchè.
Saranno i suoi capelli blu
a farti volare.
Lungo i suoi fianchi
scivoli nell' ennesimo respiro.
Intreccio di corpi
che si fondono.
Senti il giudizio
come una lama alla gola.
Persa nella passione
di una candela che esaurisce la propria fiammella.
Le tue bambole
vanno a fuoco.
Sotto un cielo dove cadono lacrime
si scoprono ferite.
Violenti richiami
soffocati dalle mani.
Le tue bambole sporcate
non cancellano la realtà.
Di questa lacrima
cosa ne farai?
La sottile linea di confine
ci separa.
Da orizzonti opposti
ci guardiamo negli occhi.
Giurami che non cederai
al primo passo falso,
un ostacolo.
Tra di noi una parete
tutta da infrangere.