La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno. Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
Sei lì
davanti al mare.
Liberi i pensieri,
libera la magia.
Una pagina del libro
ancora da scrivere.
Il tempo
ha tra le dita il domani.
Chissà se sarà sole
o sarà soltanto tempesta.
Sei lì,
un sogno ad occhi aperti.
Sei lì
chiusa dentro il silenzio.
Un cuore batte forte
e libera nell'aria la magia.
Ogni attimo prende la mano
e porterà oltre.
Una vita
che è un sogno.
Un momento speciale,
quel preciso momento da tenere sul palmo della mano.
Un momento speciale
solo per te.
L'attimo si fermò
e si posò sul suo respiro.
La luce
accarezzò il suo timore
donando le risposte.
Il domani era lì
sulle labbra che l'accolsero con una preghiera.
Dentro il cuore
lei conosceva il viaggio
ed il destino.
Una spada trafiggerà il sorriso,
una croce segnerà la vita nel suo ventre.
Era un angelo
in cambio di un sorriso
le regalò la quiete.
Posò le ali sul suo timore
e ne lasciò germogliare il sole.
L'attimo parlò con dolcezza
e le regalò una preghiera.
L'attimo in un battito d'ali
si confuse con i primi raggi del mattino.
Un giorno come tanti
anche se il riposo furono aperte le porte delle tenebre.
Le armi sul capo
e una voce a pronunciare il nome.
Fuori dalla porta
cento,
mille come me.
Uomini
e donne in catene.
Era un giorno come tanti altri,
ma il sole non trovò più la sua luce.
Anime
condannate al buio.
Anime in silenzio
abbracciano le lacrime.
In catene
marciano verso il vuoto.
Erano cento,
mille come me.
Casa è lì
oltre il faro.
Il mare ha guidato
il corpo fino a terra.
Casa è lì
dove un sorriso è pronto ad accogliere.
Segui la strada
ti condurrà alla destinazione.
La tempesta
è ormai alle spalle.
Casa,
si torna a casa,
la notte è alle porte.
Ci si troverà vicino al fuoco
e si racconterà il lungo cammino.
Casa è lì
oltre il faro.
Una luce accompagnerà
il corpo verso terra.
Viaggio,
il viaggio continua.
Chilometri dalle città
al deserto.
Viaggio liberando le mani
con il vento che soffia sul volto
e accompagna i pensieri.
Liberi,
siamo anime libere di volare.
Liberi,
siamo liberi di vivere ogni emozione.
Respirare piano
è la chiave per compiere il passo successivo.
Siamo cavie da laboratorio
per i vostri giochi di potere.
Uomini
e donne con le proprie difficoltà.
Voi dentro giochi di ruolo
giocate sulla nostra pelle.
Tanto a voi cosa cambia
voi restate seduti alla vostra poltrona
a comandare.
Siamo cavie da laboratorio
mentre voi vi divorate per il posto di comando.
Della nostra fatica,
del nostro sacrificio per due sogni in una scatola di cartone
e un pezzo di voi a voi non è mai interessato niente.
Uomini
e donne prigionieri dei vostri show da rissa televisiva.
Arriverà mai un momento
in cui vi fermerete a guardarvi le spalle?
Di tutto questo veleno
proverete mai un pò di vergogna?
Vorrei leggere nel fuoco
le parole che avresti ancora da dirmi.
Noi siamo ancora qui,
ma pagherei con il mio bene più caro
per avere indietro un attimo ancora con te.
Quante parole ho dovuto tenermi dentro
perchè un' ombra ha deciso di cambiare la nostra vita.
Sono ancora qui
a cercarti dentro la bellezza di una canzone.
Sono ancora qui
ad abbracciare quel groppo in gola davanti alla tua fotografia.
Chissà quanto avresti ancora da raccontarmi,
chissà quanto avresti ancora da ridere con me.
Noi siamo ancora qui
a confidare alle stelle un nostro piccolo segreto.
Non c'è ritorno,
ciò che resta è una valigia riempita d'amore.
Non ti chiedi mai come sarebbe
se tutto fosse diverso?
Ci sono notti in cui penso a quello sguardo
che non è più tornato.
Abbraccio senza paura le mie ferite
con i ricordi intreccio l'anima.
Parole mai dette
custodite dentro un pensiero
che come un tesoro vale più di ogni respiro.
Non ti chiedi mai come sarebbe
se facessimo finta che sia stato solo un arrivederci.
Ci sono notti in cui immagino quello sguardo
che non è più tornato.
Siamo prigionieri del tempo,
siamo esseri umani con mille difficoltà.
Mi ritroverai su una strada
dove non c'è barricata,
dove non c'è muro.
Guerra,
ancora guerra.
Avanza l'esercito
tra la trincea ed il sangue.
Non c'è più il silenzio
se non quello dei compagni strappati alla terra.
Arriverà un giorno
in cui l'uomo ripudierà il suo eterno errore?
Arriverà il momento
di calpestare la guerra.
Soldati in marcia
davanti agli occhi un muro nero che gli toglie l'ossigeno.
Avanzano gli eserciti
a cui sono stati strappati i sogni
e anche il cielo.
Madri a casa aspettano il ritorno
cercando tra notizie
e preghiere la parola fine.
La notte sotto le stelle
si disegnano bagliori
tra grida ed esplosioni.
Il cerchio di fuoco
è affollato di sguardi.
La danza continua da ora
alla ricerca di una risposta,
di un segnale.
Tutto è racchiuso lì
in quell'attimo indelebile.
L'uomo bianco è arrivato
e ha portato via ogni cosa
che non sia un deserto di dolore.
Nel cerchio di fuoco
la danza continua senza sosta.
Donne,
bambini
e guerrieri cercano risposte sollevando da terra la polvere.
Nei loro gesti
raccontano tutto il dolore.
L'uomo bianco ha tolto ogni cosa
lasciandosi alle spalle la desolazione.
L'uomo bianco ha deciso il destino,
l'uomo bianco vi ha strappato ogni sorriso.
La danza ha continuato senza sosta
anche se di quelle anime non è rimasto che la polvere.
Segui la voce
che dallo specchio ti chiama.
Aprigli le porte dell'anima
lascia che scivoli dentro come un brivido.
Christine non temere
un angelo accompagnerà attraverso le curve della mente
ogni tua emozione.
Il fantasma dell'opera è qui
dentro la tua fantasia
farà germogliare la magia.
Segui le fiaccole oltre lo specchio
la strada ti porterà tra le sue braccia.
Segui quelle piccole luci
fino ad arrivare ad un passo dalle sue labbra.
Il fantasma dell'opera ti ha cercata,
non trovava pace.
Ora non getterà la spugna
ad un passo dal Paradiso.
Nel suo silenzio
scaverà tra le curve della tua mente.
Un angelo
o forse un demone
scivola nell'ombra in attesa della sua preda.
Le barche
sono pronte a partire.
C'è una richiesta di aiuto,
i vecchi pescatori
non restano prigionieri delle paure.
Anime tra le braccia del mare
chiedono aiuto,
anime rischiano la vita.
Le barche accettano di sfidare
il mare in tempesta.
Chiudendo per pochi attimi gli occhi
scivolano dentro la paura.
Sfiorano il pianto delle madri,
sfiorano il dolore di un bambino.
Le donne
e i bambini attendono alla porta
scavando nel buio con una lanterna.
.I vecchi marinai
si lasciano spingere avanti dal vento.
Anime prigioniere del mare,
il volto consumato dalle lacrime.
Dietro le barche
la piccola città accompagna il lungo cammino
con la preghiera.
Torneranno le barche
portandosi dentro il sorriso delle donne.
Torneranno a casa le anime
e potrà tornare la quiete.
Il tempo ha corso veloce
e di quei giorni non è rimasto niente.
Si è sgretolata ogni cosa
e nel silenzio si è lasciato spazio ad altro.
Quanta malinconia
custodita dentro una pagina piena di parole.
Ho fatto due passi indietro
e ho lasciato correre il tempo.
Una vecchia ferita
chiusa in un cassetto.
Due strade lontane,
due mondi in pochi attimi diventati così lontani.
Ti ho lasciata andare
accettandone la malinconia.
Ti stringerò forte
posando il cuore
tra le tue dita.
La notte accarezzerà
e custodirà i respiri.
Ho raccolto i miei pensieri
nell' arpeggio di una chitarra.
Puoi trovarci la malinconia,
puoi trovarci la magia.
Ti stringerò forte
e ti porterò con me.
Custodirò i tuoi occhi
nel suono di una chitarra.
Porterà alla luce
l'amore.
Mi sono perso
dentro ai tuoi occhi.
Si sono aperto per me il Paradiso,
si sono spalancate le porte dell'amore.
Suona ancora l'arpeggio la chitarra
racconta la passione,
racconta la magia.
Porterà alla luce
la bellezza
e la malinconia.
Hai giocato con le mie paure
sorridendo.
Le catene di un tempo
si sono sciolte in un attimo.
Sono libera,
ora posso sorridere.
Un' ombra nera
per troppo tempo ha creato muri insormontabili.
Ora tu hai spazzato via
tutto ciò che mi faceva paura.
Ora tu hai soffiato via la polvere
riportando la luce.
Sono libera
ora posso tenderti la mano.
Libera di correre
e di assaporare la libertà.
Posso succhiarne la polpa,
posso vivere.
In coperta
uomini lasciano scivolare l'anima
nel Rum.
Lupi di mare
alla ricerca di un attimo lontano dall' avventura.
La notte
inghiotte l'attesa.
La notte
inghiotte ogni pensiero.
Terra
è stata avvistata la terra.
La gola per l'oro
non trova più freno.
Ogni loro cuore
vuole la stessa cosa da poter stringere tra le dita.
Guardati le spalle
c'è un' insidia
che aspetta tra mille teste diverse.
Colpi di pistola,
poi il silenzio,
la paura.
Guardati le spalle,
non avrà esitazione.
Poi le sirene,
la morte.
Sembra di essere tornati a Dallas,
sembra di essere tornati indietro.
La follia germoglia
strappando ogni limite.
Una vita spenta
tra la folla.
Asfalto rovente
sotto i piedi.
Chilometri in solitudine
accarezzato dai raggi del sole.
Brucia la pelle
mentre la gola chiede pietà.
Chilometri in mezzo al niente,
solo l'asfalto che non ha ancora svelato la destinazione.
Quale posto raggiungerò?
gli occhi cominciano ad essere stanchi.
Quanti sguardi incontrerò?
sono chilometri di niente.
Asfalto rovente,
bagnato solo dal sangue.
Cadere fa parte del viaggio
basta sapersi rialzare
e ripartire.
In questi giorni
come negli anni ormai lontani
c'è chi non ha mai tempo per fermarsi a riflettere,
c'è chi non vuole ascoltare.
La terra presenta il conto,
a pagare sono le anime come noi.
Tutti dovrebbero fare la propria parte,
è più facile voltare le spalle.
Stiamo pagando l'indifferenza,
stiamo pagando ogni ferita al ventre del mondo.
Anime volano via,
anime la cui vita viene spezzata.
Tutti dovrebbero reagire,
ma restano immobili come statue.
Qui tutto soffoca
nel silenzio.
Il disegno prende forma,
le mani tracciano linee sulla tela.
La tavolozza di colore
piena delle tante emozioni all'interno.
Porta alla luce l'anima
e tutta la magia racchiusa tra le curve della mente.
Il disegno prende forma,
ogni cosa al suo posto.
Brucia di passione,
brucia di vita.
Porta alla luce ogni immagine
proiettata dentro quel mondo al quale solo tu hai accesso.
Gira la chiave nella serratura,
porta alla luce tutta quella magia.
Non temere
libera l'altra parte di te.
Gira la chiave un' altra volta
riportami dentro le curve della fantasia.
Respira
c'è sempre una via di fuga.
Le parole si fanno strada
tra i respiri.
Lo spazio infinito
che un tempo era prigione
ritrova la sua dimensione naturale.
Corri lontano
tra stanze vuote che si ripetono.
Un labirinto,
una prigione.
Respira,
sei fuori dal tunnel dell' incubo.
Le ombre
sono ormai alle spalle.
Respira,
prendi un attimo prima di ricominciare a vivere.
Chiuso in una stanza
con le catene a stringere i polsi.
Chiedo ossigeno,
cerco la luna.
Sanguinano le dita
mentre mi lascio illudere
di poter grattare via le pareti.
Chiuso in una stanza
mi sembra d'impazzire.
In catene
vedo il tempo correre
e sciogliersi bagnato dalle lacrime.
Condannato al patibolo,
condannato all'oscurità.
Chiedo ossigeno,
nel buio cerco la luna.
Sanguina
il mio viso dolorante.
Di gocce di sangue
sono bagnate le catene.
Prigioniero dentro quattro mura
senza una finestra verso il mondo esterno.
Il tempo è giunto
la clessidra ha lasciato cadere tutta la sabbia.
Dove cedere il passo
non ho più le forze.
Il comando passerà al cuore più giovane
mentre il mio riposo verrà cullato dalle braccia del Nilo.
Il tempo è giunto
portatemi dentro un ricordo.
La clessidra ha compiuto il suo percorso,
non c'è più tempo.
Scivolerò nell'ombra
dentro un vortice senza ritorno.
Devo cedere il trono
al cuore più pronto.
Sono prigioniero del tempo che corre
e non torna indietro.
Il libro dei morti si chiuderà
in attesa di un nuovo giorno.
Dove stai guardando?
sembri lontana da qui.
Piccolo angelo
dentro quale vortice sei prigioniera?
L'ombra ti prenderà
alle spalle.
Il giorno pettinano bambole,
di notte ne divorano ogni angolo.
In catene l'anima grida nel buio
mentre i flash si sovrappongono.
Un labirinto dal quale è difficile sfuggire,
manca l'aria,
manca il sole.
Dove stai guardando?
dove sei?
L'ombra ha sempre fame,
cerca carne fresca,
cerca nuove prede.
Il giorno pettinano le bambole
di notte ne divorano ogni angolo.
Questa sarebbe la mia terra
con il mio trono,
ora i serpenti si giocano a dadi il mio mondo.
Assetati di carne,
assetati di potere.
Mia Penelope divorane il cuore
assaporandone il sapore di chi non ha rispetto.
Banchettano come iene
immaginandosi sovrani al posto mio.
Insidiano l'amore,
insidiano la quiete.
Stanno intrecciando ogni strategia
giocando sulle lacrime salate di Penelope.
Tu mia signora
divorane il cuore.
Tu mia Penelope
chiudigli le porte del trono
e del tuo cuore.
Il silenzio
posato sulla fredda pietra.
Dove sono gli occhi
che un tempo brillavano?
Dove sono le mani
che un tempo cercavano nell'ombra un abbraccio.
Non ci sono campane,
non c'è nulla di sbagliato,
non c'è nulla che non sia la vita
E' la vita,
un soffio di vento
e non ci sei più.
Silenzio,
c'è troppo silenzio.
.Non si torna indietro
si può solo trovare una nuova via.
Una strada per tornare
accarezzando la leggerezza di un pensiero.
