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venerdì 28 febbraio 2014

DENTRO AL TUO SPECCHIO

Dentro al tuo specchio
cerchi approvazione.
Principessa non perderti
tra i silenzi ed il mascara.
Menti al tuo cuore
quando dici che sei libero.
L'anima è schiava
del tuo volere tutto.
Dentro allo specchio
quali doni troverai?
Tra le tue dita
quanti cuori liquiderai?.
Principessa apri i tuoi occhi,
la vita che vivi non è la realtà.

LETTERE

Quante lettere nella buca,
aumenta il sentirsi importanti.
Alcune ingiallite
dal tempo che scorre.
L'onda d'urto era forte
e correva a briglie sciolte.
Dentro questi quattro muri
restava solo.
Il vuoto dentro il cuore
si corrode il suo entusiasmo.
Dovrebbe farci un falò,
ma continua a leggerle.
Sotto le lenzuola
resta solo.
Stringe parole in gola
che non può condividere.
Ogni riga brucia
e lascia cenere tra le arterie del cuore.

LE PORTE DELLA MIA FEDE

Sento il richiamo
giungere al mio cuore.
Scivolerò lungo le vie
per riconquistare la mia fede.
Il tempo strapperà
ogni respiro leggero.
sotto le porte
combatterò per quello che dico mio.
Non c'è tempo per le lacrime,
non c'è tempo per sognare.
Una guerra santa,
solo per chi ha gli ideali come me.
لا يوجد إن شاء الله إذا لم يكن له "
لي " تي

SOTTOVESTE

Alza la sottoveste,
fatti accarezzare.
Spogliati della pellicola
lasciati desiderare.
Con le mani scivolerò
lungo i fianchi.
Assaporerò ogni brivido,
vertigine sulla schiena.
La tua pelle calda
a contatto con la mia scatena energia.
Lasciati prendere in silenzio,
non temere quest'ombra.

ALBA NEL CUORE

Luce sul tuo sorriso
che fa ancora più luce di ieri.
E' un' alba
che esplode nel cuore.
Un sole qui sul petto
che cerca sempre la tua compagnia.
Le carezze regalano pace,
ma poi quando siamo distanti torna la malinconia.
Ogni emozione come un volo di gabbiani
cattura ed insegna a spiccare il volo.
Le tue mani sulla pelle
ricavano l'ennesima vertigine.

LUNGO IL VISO

Colava lungo il viso
che sofferente guardava.
Davanti al giudizio,
faccia a faccia con la malvagità.
Il corpo percosso
da chi ritiene che sia il falso.
Le parole
non sono salate ma danno frutto.
Incatenato davanti al giudizio
con il cuore tremante.
Era tutto organizzato,
era tutto pronto.
La morte tra le parole,
il dolore in ogni scherno.

UNIFORM

Aspetto che il tempo mi sfiori
e mi restituisca il sorriso.
La mia mente ormai
non trova tranquillità.
Sento ancora il gelo della guerra su di me
e mi scompone l'anima.
Il grido straziante
dei compagni colpiti nel conflitto.
Il tempo sembrava non passare mai
ed ogni fruscio voleva dire pericolo.
L'elmo ormai mi pesa,
l'uniforme mi ricorda ogni scatto fotografico dentro me.
Aspetto che il buio passi
e che torni il sole.
Chissà lontani dal fronte
come la vita sta resistendo.
Io non voglio più questo fucile,
voglio fuggire da qui.

IL PASSO VELOCE (IL PARTIGIANO)

La strada silenziosa
ormai non me la ricordavo più.
Il rumore degli spari
ormai è cessato.
Resta il ricordo
di chi si è battuto per la libertà.
Ora non bisogna commettere l'errore
di oscurare la memoria.
Non dimenticare il suo passo veloce
ed il coraggio di saper accettare il destino.

CATENE

Frustate sulla schiena
mentre il viso s'impolvera.
Lacrime salate
di una vita di stenti.
Sottomessi al potere,
non c'è tregua.
Il faraone vi guarda
e demolisce ogni seme di rivolta.
Sotto il sole
la pelle si spacca e fatica a ricucirsi.

ANIME CRUDE


Lei sente il peso
di questa società.
Tutti pronti al giudizio,
ma non resta il tempo per il confronto.
Sui banchi di scuola
si corrode la giovinezza.
La malvagità dei vicini di posto
sempre pronti a commettere irrimendiabili guai.
Chiusa tra quattro pareti,
incapace di resistere all'attuale civiltà.
Oppressa dallo strazio,
si sente schiacciare.
Non trova respiro
negli occhi di chi le sta accanto.
Il suo essere giovane svanito,
dentro lei l'insicurezza verso l'altro.

GUERRA CIVILE

La piazza
il campo di battaglia.
Le strade in fiamme
sono il segnale di un malessere insostenibile.
I nervi ormai sono saltati
ed è una guerra civile.
Le poltrone ormai scottano,
ma chi è al comando non abbandona facilmente il treno.
Spari sulla gente,
spari nelle piazze.
Distese di corpi
in ogni angolo delle piazze.
Chissà quando tornerà il cielo blu,
quando tutto questo si calmerà e cambierà?

CONTAINER

Ho sentito le sirene
risuonare nella notte.
Correvano verso quella direzione,
ma io non ci credevo.
Hanno provato a domare le fiamme
che avevano ormai inghiottito la solitudine.
Un container come gabbia,
falò senza via di fuga.
Di voi anime libere in cerca di un posto dove ricominciare a vivere
restano i ricordi e le macerie.

GAFSA

Volto il capo
e vedo te.
L'anima mia scolpita
non teme barriere.
Due bandiere diverse
non condizionano l'essenza.
Ricerchiamo la nostra libertà
per un futuro allacciato.
Non ci sono principi imposti da teste chiuse
che possano fermarne l'avanzata.

A'ISHA

Scivolo tra le vie,
mille occhi su di me.
Il cuore tremante
non lascia spazio alla paura.
Io diserto le vostre regole,
lotto per l'evoluzione.
Il vostro pensiero contorto
non lascia spazio al cambiamento.
Questo velo non cambierebbe
la mia natura.
Io donna libera
non voglio bavagli alle mie idee.

UNA BABELE OGNI GIORNO

Nella vita
non è tutto un fiore.
Croci sulle spalle,
il peso delle scelte.
Certe occasioni
inchiodano con false novità.
Conta sulla mano
i segni dei chiodi.
Lividi sulla pelle
a chi credulone dice sempre si.
Una Babele di proposte ogni giorno
per confondere ed incastrare l'ennesimo povero Cristo.

IL MARE DOPO LA TEMPESTA

E' l'ora di andare
a prendere in mano la propria vita.
Sono stanco di salmodiare
per poi non vedere risultati.
Voglio riscoprire l'io,
riassaporare il mare dopo la tempesta.
Ricerco la leggerezza
per poi smettere di tribolare.
Sento sulla mia pelle germogliare
il desiderio di vivere.

VIRTUAL LIFE

Condividiamo la stessa aria
confezionata in una scatola.
L'orizzonte poco delineato
deve trovare la giusta direzione.
Le poche parole si seccano al sole
e condizionano l'esistenza.
legame virtualizzato,
svuotato della passione.
Lacerato da incomprensioni,
tristezza aumentata da qualche clic.

VERTIGO

Basta un frammento di luce
per far ritrovare l'essenza.
Un soffio leggero
regala una vertigine al chiarore.
Frammenti sulla pelle
lasciano catturare i colori.
L'ombra abbandonerà la scena
sorridendo al successore.
Leggero respiro sulla pelle
ogni frammento solleverai.

VARIAZIONI

Lì dove c'è il sole
il vento accarezza il suolo.
Passo dopo passo
ad interpretare i suoi movimenti.
Il sole sul volto
a liberare la mente dalla nebbia dei mille pensieri.
Calore sulla pelle
che cerca variazioni alla propria natura.

SODOMA

Era l'alba,
il momento di andare era arrivato.
Due angeli a mettere fretta,
il tempo stringe.
Sopra la città
zolfo e fuoco.
Non ti sei voltato indietro
a rivedere la città.
La tua donna
in sale si è trasformata.
Il suo ignorare le parole
è costato caro.
Nella valle una colonna
di fumo e macerie.