La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno. Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
Trovami almeno una diversità
perchè qui non ne trovo.
Innocenti sorrisi spezzati,
dimmi come due occhi semplici
creano l'odio.
Innocenti sorrisi
a volte pagano con la vita l'indifferenza
e la rabbia che svuota la gente.
Trovami almeno un senso
perchè io non ne trovo neanche uno.
Fai un falò dei cattivi pensieri,
prova a svuotarti del marcio.
Innocenti sorrisi
sporcati dai pregiudizi
e dall'ignoranza.
Era una notte
come tante di quelle sotto un cielo in guerra.
L'aria fresca
s'incendiò in pochi istanti.
Colpi di mitraglia sulla montagna
dove c'era chi sognava di respirare un pò di vita,
dove riposavano uomini liberi.
Era notte
ed il cielo non trovava pace.
Il nemico avanzava
per poi trovarsi un muro di uomini.
Sono caduti sulla strada
conquistandosi il domani.
Arriverà il mattino
ed il sole accarezzerà i prati fioriti.
Pensieri
come colori sulla nuda parete.
Quelli passati scolpiti sulla pelle
raccontano di fatica
e dignità.
Un uomo fermo davanti al mondo
a contare tutte le cicatrici.
Non è questo il momento di mollare
anche se un poco alla volta ci si vede in ginocchio.
Chi trova ossigeno solo con la violenza
mangia sul vostro pianto.
Uniti,
dobbiamo restare uniti.
Davanti c'è il futuro,
ancora un passo al buio tenendo la mano di un fratello
per raggiungere la luce.
Tanta è la tristezza
e ogni giorno si crea un'ombra
a sovrastare il respiro.
Non mollare tutto proprio ora,
tieni strette le certezze.
Non gettare la spugna
alla fine resteremo in piedi.
Mi hai mostrato le carte
cercando d'impressionarmi.
Mi volevi leggere la mano
senza darmi certezze.
La verità la conosce il sangue,
ma questo non lo volevi svelare.
Sono le tasche della gente
ad attirare le dita della piovra.
Non ho una parola per te,
non ho tempo per te.
Mi hai mostrato il sorriso
di chi non sa leggere il mio sguardo.
Ti ho mostrato le mie cicatrici
regalandoti il perchè non ho bisogno di te.
E' il denaro a fare gola,
c'è gente che vende il proprio mondo
per un pugno di sale
e di bugie.
Sei ancora lì
dentro quattro mura.
Prigioniera
di un carnefice.
Le gambe troppo stanche per correre,
hai rinunciato anche al sorriso.
Fragile
come il respiro la notte prima di smettere di piangere.
Sei ancora lì
vittima delle paure,
vittima delle insicurezze.
Prendere e partire
è ancora possibile.
Lasciare tutto il veleno dietro la porta,
fuggire sul primo vagone guidato dal vento.
Lasciare tutte le ferite
e prendere per mano la propria libertà.
La terra grida
mentre altro sangue scorre.
La notte fredda
trova in un attimo l'elettricità.
Sale il fumo dalle strade,
gente marcia con la tristezza nel cuore.
Un altro cuore ha smesso di battere,
un altro sorriso è stato spento.
La terra piange
l'ennesima vittima.
In marcia un corteo di uomini
e donne
in cerca di risposte.
Una sola parola,
un solo grido.
Il sangue ancora caldo
chiede il perchè.
Davanti agli occhi
un muro difficile da superare.
Perdonare non è mai facile
quando per il cuore
è troppo.
Il sangue caldo detterà i tempi,
il momento arriverà,
ma ne scorrerà di acqua.
Non è mai facile perdonare
quando una lacrima pesa come una pietra.
Quando il vuoto ci circonda
perchè non si è pronti ad ascoltare,
perchè non si è pronti a vedere.
Pesa come una pietra
il silenzio tra due anime.
Tutto un giorno sarà più semplice,
ora è un' ombra nera
quel muro che porta la distanza.
Prigioniera delle parole
che come una cantilena
scivolano tra i respiri.
Davanti ai vetri,
prigioniera dell'apparenza che sfiorisce.
Non sarà mai come Dorian Gray,
come un fiore conoscerai le stagioni.
Una lunga corsa
sul filo del tempo.
Corre in avanti
senza guardarsi indietro.
Non sarà mai come Dorian Gray,
il tempo corre veloce.
Prigioniera della vanità
che toglie ossigeno
e leggerezza.
