La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno. Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
Siamo cento,
siamo mille.
Siamo l'evidenza
davanti alla loro vergogna.
Cadono le maschere
e davanti agli occhi ci si ritrova un branco pronto a colpire.
Dentro quegli sguardi
l'odio si mescola alla noia.
Era uno solo
davanti all'ombra che ha fagocitato la sua spensieratezza.
Siamo cento,
siamo mille.
Siamo la voce
che si fa strada nel silenzio.
Noi,
quelli che non si voltano dall'altra parte.
Noi
quelli che non si arrendono mai.
Ad ognuno la propria felicità,
ad ognuno il rispetto.
Non serve una benedizione
quello che conta è sentirsi in pace.
Ad ognuno il proprio punto di vista,
a voi la ricerca della felicità,
a loro non resta che quel medioevo di polvere
e tradizioni.
L'amore è quel volo
per il Paradiso.
L'amore non fa distinzioni,
arriva dove altri non riescono a vedere.
Avanziamo in silenzio
con le armi strette tra le dita.
Detonano le paure
e le preoccupazioni.
La via è libera
mentre l'ansia corrode il battito.
Con le armi in pugno
in marcia sulla collina.
Ombre nere all'orizzonte
a caccia dei sogni di libertà.
Uno scontro veloce,
poi si fermano le armi.
Il corpo oscillante
appeso ad un albero.
La forca a stringere le idee,
i sogni in terra calpestati dalla guerra.
Quante parole
e sguardi.
Mancano i vostri occhi
e quei momenti.
Mancano le parole,
piccoli
e grandi attimi di malinconia.
Era sorretto dal vostro sudore il mondo che ora viviamo,
quante lacrime
e sorrisi in un arco di tempo troppo veloce.
La mancanza è un vortice,
erano sorrisi,
era la vita.
Posata sull'erba
leggera
e silenziosa.
Abbraccia il respiro
cercando di confondersi.
Sentirsi più vicini
anche solo per pochi istanti
prima che il giorno prenda il comando.
Rugiada sulle vene del mondo
pulsanti di vita per i pochi attimi di aria pura.
Posata sul silenzio
che come uno sfondo fa da cornice alla realtà.
L'errore è padrone del destino
di ombre che si chiudono dentro silenzi.
La sofferenza degli altri
per voi è solo una sfumatura alla quale non dare importanza.
Basta una sigaretta accesa
mentre si disperde il veleno.
Delle lacrime di una madre
a loro non stravolgerà l'esistenza.
Un cuore ha smesso di battere
soffocato dal veleno che l'ignoranza
ha giornalmente donato.
Davanti al sorriso semplice
non c'è tregua.
Davanti al bianco che riveste un sorriso
non trova freno la cattiveria.
C'è chi crede che sia solo un ricordo,
c'è chi alza le spalle e passa oltre,
ma davanti alle lacrime di una madre
non c'è che sete di giustizia.
Qui tutto trema,
qui l'attesa toglie energie.
Ombre omertose,
leoni da tastiera
che si riscoprono più vuoti.
Ti porto con me ovunque il vento ci chiami per nome. Tra sorrisi semplici lasciamo impronte nel mondo che ci gira attorno. Ti porto al mare e tra le onde del mare ci lasceremo andare ascoltandone il richiamo. Metteremo a nudo tutte le paure senza temere il giudizio. Parleremo dell'uomo e di tutta quella fragilità che ci rende così veri. Ti porto con me anche quando non ci sei. Ti porto dentro il sorriso, ti porto oltre un'alba che toglie il respiro. Pensieri, sono solo pensieri. Parole dentro il volo di un paio di semplici ali che coltivano la speranza che arrivino fino a te.
