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martedì 17 agosto 2021

KABUL

 Guardo le ali

mentre i motori si accendono.

Vedo un oceano di mani,

vedo un'onda di paura correre verso l'aereo.

Negli occhi il terrore

che tutto si sgretolerà

e tornerà nell'ombra.

La luce del sole

un'anticamera della regressione in atto.

Non c'è più la donna,

non c'è più il volo degli aquiloni.

Le porte del domani

vedono sedere sui troni 

l'ignoranza e la violenza.

Ho visto angeli impauriti

cadere nel vuoto

accettando il rischio.

Ho visto angeli con gli occhi gonfi di lacrime

sperare nella buona sorte

anche sapendo d'illudersi.

In fuga senza troppe pretese

cercando di fuggire dal nero.

Anime aggrappate ai sogni

che erano l'unica cosa che rimaneva.

Ora cosa resterà dei diritti?

Cosa resterà di quelle piccole libertà

che erano briciole,

ma sembravano traguardi impossibili?

Ho visto gente morire

mentre l'onda nera raccoglie

ed elimina ogni certezza.

Sogno ancora quelle ali

e quel volo verso il sole,

ma di quel sogno ad occhi aperti

non resta che il peso delle lacrime.

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