Attraverserò di corsa il salone
fino ad arrivare fino al portone.
Aprirò la porta del castello alla mia dama
e con eleganza la inviterò al tavolo.
Mentre nella mia bocca scenderà del vino
osserverò i suoi occhi persi nei miei.
Poi partiranno le danze
e sentirò il mio cuore battere forte.
La mia dama poi si ferma
e mi tiene stretta la mano.
Saliremo insieme le scale
e ci ritroveremo sul balcone.
Guarderemo insieme le stelle brillare nel cielo
mentre tra di noi evolverà la situazione.
Sentirò poi le sue labbra morbide sulle mie
e il cielo si trasformerà.
Tutto diventerà spettacolo indimenticabile,
non voglio che finisca.
La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno. Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
Nessun commento:
Posta un commento