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sabato 7 dicembre 2024

RESTO FUORI

 Resto fuori

a contare in silenzio le mie ferite.

Sotto un cielo stellato

tolgo via la polvere dai solchi sulla pelle.

Al mio fianco un angelo

di cui non conosco le parole.

Vivo in una giungla 

insieme a miliardi di facce.

Vivo in un vortice

nel quale non c'è  troppo spazio per la complicità.

Resto fuori

consumato dai miei errori.

Quando il giorno

è un volo nel nero

quella solitudine scava dentro le lacrime.

Cosa resterà quando non ci sarò?

cosa resterà delle mie parole?

La notte ha fagocitato i miei pensieri

e quei brividi condivisi con altre anime.

Sotto una coperta consumata

ho aspettato l'alba.

All' arrivo del profumo del pane

ho versato lacrime

per quella libertà spezzata dall'errore.

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