Gli occhi stanchi
mentre le mani tremanti
raccolgono il frutto dalla polvere.
Dentro il cuore la speranza
di uno spiraglio di luce in questo tunnel.
Una moneta pesante tra le dita,
bagnata dal sudore di ore con la schiena piegata
a raccogliere il frutto per altri.
Non hai paura
del bastone sulla pelle.
Tutta quella sofferenza legata al respiro
ha fatto germogliare una corazza di pazienza.
Una stanza spoglia,
un sacco raggomitolato che odora di stanchezza
e lacrime.
La notte ormai alle porta
accoglie i sogni legati ad una catena.
Gli occhi fotografano ogni angolo di presente.
Non hai paura del bastone del padrone
e del suo cane addomesticato al dolore.
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