Ho ascoltato le tue lacrime
mentre quella linea di confine tra due mondi alla deriva
era ormai a pochi passi.
Ogni giorno una nuova guerra
e dalla finestra aperta scivolavano fuori le nostre sfumature.
Ogni giorno un nuovo segno
da nascondere dietro sorrisi di facciata.
Ad ogni mio grido
l'indifferenza di un mondo che resta a guardare.
Ogni giorno un nuovo viaggio all'Inferno
per poi contare le cicatrici davanti allo specchio.
Per una volta vorrei disobbedire,
spezzare le catene ai polsi
per poi leccarmi le ferite.
Vorrei per una volta mescolare il sangue alla saliva
e con le dita cancellare tutto il male.
Posare un nuovo mattone sulla vita,
vorrei vedere germogliare la speranza dietro una porta chiusa.
Per un' intera vita
ho vissuto dentro un' illusione.
Dentro quattro pareti d'aria
porto dentro solchi profondi
che ancora sanguinano.
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