Ho chiuso gli occhi
fingendo di allontanarmi da qui.
Attorno a me c'era la guerra
e tutto il resto era solo un' immagine sbiadita.
Il viso segnato dalle lacrime,
le mani ancora tremano.
Posando il capo sulla parete di terra
e sangue
cerco di disegnare un attimo
diverso da quello che mi si presenta.
La mente riempita del veleno,
la guerra corrode i sogni.
Non resta che l'ordine del comandante
a spingere in avanti verso il vuoto l'esercito
come fosse carne da macello.
Prigioniero di un incubo
senti il richiamo della guerra dall'oscurità.
Grida di dolore
ed esplosioni
trascinano la mia mente in questo Inferno.
Vedo gli eserciti fronteggiarsi
e perdersi tra il fumo
e le macerie.
Dalle mie labbra non esce nessun suono,
mi sento sprofondare dentro un vortice.
Sento il peso del sangue sulle mie dita,
vedo il sogni dei compagni disperdersi nel vento.
Una vecchia fotografia è rimasta al suolo,
un' immagine di un attimo così lontano.
Nessun commento:
Posta un commento