Sono scivolato
dentro ai suoi occhi.
Ho letto tutta la paura
nei suoi gesti.
Un corpo in gabbia
al servizio della violenza.
Stringeva tra le mani un arma
mentre la ragione
era annebbiata dal male.
Un bambino soldato,
carne da macello per qualche tiranno.
Non c'è più freno,
non c'è pietà.
Stringendo tra le dita una pistola
viene portato a liberarsi di ogni legame.
Ho letto la paura nei suoi occhi,
prigioniero di un demone
che ne stringe il cappio al suo collo.
L'arma ancora fumava
ma di lui non era rimasto che un corpo steso al suolo.
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