Sei un uomo
come tanti altri.
Ognuno con i propri limiti
e con un amore che ti fa riscoprire più fragile.
C'è chi si raccoglie in preghiera
e chi vive la festività divorando semplicemente bignè.
Sotto questo cielo c'è chi ti darà del blasfemo
solo per averlo immaginato.
Ci sarà chi puntando il dito
avanzerà giudizi da incollarti su quello sguardo.
Tu però vivi la tua libertà,
ad ognuno il proprio spazio in questo mondo.
Siamo piccole cicatrici
sotto un cielo stellato.
Siamo quelli che alzano la voce
e mostrando i pugni si illudono di essere immortali.
Ad ogni critica
per il libero modo di vivere la quotidiana ora
sarai come un muro di gomma.
C'è chi siede in chiesa
e chi guardando il sorriso di un figlio
divora l'ennesimo bignè.
Ci sarà chi dirà che è l'ennesimo peccato di gola,
ma per me è la fotografia della quiete.
Ci sarà sempre chi mi vorrebbe in un confessionale
a raccontare il mio punto di vista,
ma per me non c'è spazio per la noia.
Nessun commento:
Posta un commento