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venerdì 28 febbraio 2025

ROSA

Un bambino 

gioca con una rosa.

Fai attenzione alle spine,

l'avvertimento è arrivato in ritardo.

La vita è un po' così

ci sono tappeti di petali,

ma non devi dimenticare le spine.

Ad ogni spina

un addio che solo con il tempo potrai capire.

Sanguina il dito,

il tempo curerà le ferite.

Un bambino non può capire

il cammino di una vita.

I ricordi riposeranno nel luogo più profondo

in attesa di germogliare.

Ora bambino saluta il cielo,

non ci sono solo i satelliti,

ma i nomi scolpiti nel vento.


GOCCIA DI PIOGGIA

Ho una goccia di pioggia

posata sulla guancia.

Un solco profondo

che forse il tempo potrà curare.

Cado nell'abisso,

un vortice nero che afferra il respiro.

Sono chiuse le porte

o forse non ho più la forza di aprirle.

In un battito d'ali

un' anima passa da essere immortale

ad essere un battito d'ali.

Avrei voluto gridare,

ma le parole si sgretolavano.

Ai piedi di questa pietra

c'è chi non trova pace.

Avrei voluto riscrivere il finale,

ma era troppo quel dolore.

Avrei voluto cancellare con un colpo di spugna

per poi scoprire dietro angolo di vita

un amore alle porte.


LIBERI

Il sole posa le dita

sulla pelle nuda della terra.

La fauna  si sveglia

scoprendo i colori del giorno.

Anche se di quella quiete resta il ricordo

la voglia di correre liberi

è più forte di qualsiasi catena.

Si alza il fumo dalle fabbriche

e l'asfalto copre ogni cosa.

Siamo noi uomini

i colpevoli di questo declino.

IL mondo appeso ad un filo

mentre noi fumiamo l'ennesima sigaretta

ignorando l'evidenza.

Potessero parlare anche i sassi

chissà di noi cosa direbbero.

Noi che riempiamo la bocca di parole

che poi si perdono al primo soffio del vento.

Noi siamo i colpevoli,

noi quelli che mandano a fuoco tutto quello che ci circonda.

lunedì 24 febbraio 2025

VECCHIE FOTOGRAFIE

Hai aperto un cassetto

per troppo tempo chiuso.

Vecchie fotografie

mettono a nudo ogni tua bugia.

Sagome troppo presenti,

verità pesanti da nascondere.

Tra quei fogli

ogni tuo peccato.

Lama affonda nella carne,

non è un gioco improvvisato

è la verità che gratta su un muro di finzione.

Hai un' occasione fondamentale,

svestirti di una maschera 

per troppo tempo indossata.

Tra quei frammenti di vita

chissà se ti riconosci.

L' AMORE

Luci si accendono

mentre la luna posa il suo viso

su un tappeto di stelle.

L'amore non guarda negli occhi le differenze,

scivola lento demolendo le fondamenta

di un muro di pregiudizi.

Guarderai negli occhi

chi punterà il dito giudicando.

Ogni tassello andrà al suo posto

svelando il lato emozionante del viaggio.

Ogni colore troverà la strada di casa,

non avere paura di aprire i cancelli del cuore.

L'amore quello vero

non conosce confini.

L'amore quello vero

sa riconoscere la propria natura.

Da un semplice sorriso

si può tracciare una strada.

Tremano le mura di quel castello

fatto di pregiudizi.

Non versare lacrime davanti alle parole affilate come lame,

vivi l'amore al massimo

lasciando fuori dalla porta i veleni.


giovedì 13 febbraio 2025

INCHIOSTRO

Il giorno

è un solco profondo.

Un viaggio ad occhi aperti,

una pagina bagnata dall'inchiostro.

Un amore da custodire

senza avere paura di scoprirsi più fragile.

I primi raggi del sole

su quel sorriso così semplice.

Un gioco di complicità

da vivere

e rivivere finché c'è respiro.

Non c'è amore senza rispetto,

non c'è amore senza quel brivido

che fa tremare il cuore.

In ogni attimo consumato

germoglia qualcosa di forte 

in noi semplici punti sotto questo cielo.

Ogni respiro condiviso,

ogni carezza

muove dalle fondamenta questa piacevole fragilità.

Gli occhi

ed il cuore torneranno sempre lì.

Non c'è amore

se non c'è complicità.

Se sarai lontana 

ti cercherò dentro ogni ricordo,

prima o poi tornerai

dove c'è la quiete

troverai anche me.


PAROLE AL VUOTO

Parole al vuoto,

veleni affilati

mascherati da silenzi.

Chiediti perché

del sole è rimasto un pugno di sale.

Apri gli occhi

su questa landa desolata 

dove siamo stranieri.

Quanto veleno

per ciò che non è detto.

Quanto silenzio

su tutto quello che è scritto.

Dentro l'ora d'aria

c'è una menzogna su un tappeto rosso.

Dove vai tu

io non ci sarò.

Anime lontane anni luce

troppo diverse per restare.

Vivere senza farsi male

è la priorità di pochi.

UN SEGNO NUOVO

La strada

accarezzata dai primi raggi del sole.

Il motore 

pronto ad accarezzare le nuove pagine di un libro.

Un segno nuovo

a raccontare quello che di nuovo arriva.

Quanto c'è di nuovo

in questi occhi umidi.

Quanto pronto è il cuore

ad accogliere il brivido.

L'orizzonte è una sfumatura

di colore nero.

L'asfalto trattiene nelle proprie braccia

qualche frammento di tutta quest'emozione.

Un lungo viaggio,

una nuova pagina 

non ancora accarezzata dall'inchiostro.

PROVA A GRIDARE

Dietro il muro

c'è un brivido.

Un uomo incatenato

prova a gridare.

Tutta l'oscurità

continua a fagocitare il suo respiro.

Gli occhi spenti,

le ali spezzate.

Un uomo 

prigioniero dei propri vizi.

L'ombra continua a chiamare

aspettando che le lancette smettano di correre.

Uno zombie senza personalità,

una sagoma fagocitata dai vizi

e dalle paure.

Vorresti poter gridare,

ma non viene liberato nessun suono.

Gli occhi vuoti,

le ali ormai spezzate.

I sogni 

un falò consumato con le lacrime.

mercoledì 12 febbraio 2025

ALLA LUCE DEL SOLE (IN RICORDO DI GIUSEPPE FAVA)

 Il peso delle parole

sulle coscienza troppe volte assopite.

Quella voce spezzata dal fuoco

continua a camminare sulle strade di questa città.

L'idea si allarga

andando a scuotere i silenzi.

La verità portata alla luce del sole

andava a scuotere il marcio

facendo tremare le bugie.

I pensieri si fermarono lì

a pochi passi dal sorriso di una bambina.

Le ombre fagocitarono le vie della città

mentre continuavano a cadere innocenti.

Quelle parole continuano a marciare

mentre ci si domanda se dietro le persiane

tornerà mai il sereno.

Dai pensieri fermi a quegli spari

germogliano solchi di memoria

per chi ha davvero voglia di capire.

Da quel addio

germoglieranno carezze al cielo.

martedì 11 febbraio 2025

DENTRO IL POTERE

Il cielo si colorò di rosso

e la terra tremò.

Scesero sul campo di battaglia

eserciti a guerreggiare

per il gusto della vittoria.

Stendardi stesi al suolo

coprivano il sangue 

e le armature.

Per la gloria

si è disposti a giocarsi qualsiasi carta.

Il terreno raccolse quel sangue 

come acqua da portare alla bocca.

Quanto dolore in ogni gesto,

quanta follia dentro il potere.

La mente incatenata 

da un desiderio sempre più forte.

Le strade si svuotarono,

le armate viaggiarono cantando la propria gloria

ignorando il destino scritto sulla lama di una spada.

Avessero chiuso gli occhi

forse avrebbero ritrovato la via di casa.

Quanto dolore per una gloria mai trovata,

il campo divenne una distesa di stendardi 

e corpi.

Il silenzio abbracciò ogni sogno 

e dopo aver liberato un altro respiro 

avvolse la valle.

IL VOLO DEGLI UCCELLI

Il giorno era vuoto,

c'erano parole che scorrevano,

ma non le sentivi.

Lasciasti poche briciole di pane sulla pietra

in modo che trovasse compagnia.

La tua fantasia 

ti porterà di nuovo da me.

Vedrai i suoi occhi lucidi

accogliere il brivido del volo degli uccelli.

Ad ogni vuoto

ritroverai nel battito delle ali

quella libertà che amava.

Tornerà il sole

sulla terra martoriata.

Lasciasti poche bricciole sulla tomba

aspettando pazientemente l'arrivo dello stormo.

Si aprirono le porte della pace

all'arrivo dei primi raggi del sole.