Seguo la luce
che mi conduce alla porta.
Oltre c'è il ricordo,
oltre c'è quel filo che è rimasto legato alle dita.
Dove soffia il vento
una dimora attende il ritorno.
Apro la porta
e tutto trova il giusto colore.
Ho cavalcato il dorso di un drago
era il ricordo così sbiadito da non vedersi.
Ho portato le mani al viso
raccogliendone le lacrime.
Ad attendermi non c'è nessuno
solo un mare calmo.
La notte riflette le sue stelle
sul ventre dell'oceano.
Mi sono fermato sulla spiaggia
a guardare il tempo liberarsi del peso del dubbio.
Ho portato le mani al viso
raccogliendone ogni emozione.
Dove soffia il vento
una dimora attende che torni a bussare alla memoria.
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