Sono un figlio,
sono quello che di pazienza
ne porta un mondo.
Sono l'errore che si ripete
se le parole non rimangono
legate alle pareti.
Io non prego
l'ho fatto poche volte in vita mia.
Io resto sveglio la notte a pensare
mentre davanti agli occhi
non ci sono colori.
Ho appeso al chiodo più di un sogno
avrei solo voluto qualcuno a dirmi di crederci.
Sono un figlio
che porta i rimpianti legati ai lacci delle scarpe
e tra le dita delle mani.
Avrei voluto averti vicino già allora
per poterci davvero vivere dentro.
Di quei sogni rimane il silenzio
perchè ne porto i segni.
Sono l'errore che si ripete
perchè sbagliare più volte
è parte di me.
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