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giovedì 17 agosto 2023

CONQUISTADORES (Scritta con Gianluca Clemente)

Un vento di conquista

che accompagna il cuore di ogni condottiero.

Dalla Mongolia all'America

ha segnato il destino di ogni guerriero.

Al loro passaggio

non resta che il ricordo avvolto tra le fiamme.

Guardo i loro occhi

e vedo solo il sangue.

Cadono i guerrieri,

lasciano una scia di dolore.

Il giorno ormai alle spalle

aveva le mani immerse nel dolore

mentre del domani non c'è certezza.

Non c'è spazio  per le lacrime,

questo attimo è quello che accompagna la fine.

Ai piedi della piramide

guardo l'altare spoglio.

Il cuore strappato dal petto

era stato alzato verso il sole

mentre gli occhi del condannato 

si svuotavano della speranza.

Come una tempesta

porta via la quiete.

Vorresti un attimo,

solo un altro attimo.

Il tempo della parola

è terminato.

Il silenzio

ha trovato spazio tra tutta quella paura.

Il giorno alle spalle

ha lasciato solchi di sangue 

e di dolore.

La sete di potere non conosce tregua,

vuole sempre di più.

E' come una seconda pelle

succube del peggio dell'umano.

Un'allucinazione che non si ferma davanti a niente

un orizzonte ingordo senza vergogna

e senza freno.

Il volere di potere,

il potere di volere

fino a perdere il controllo di ciò che si deve essere.

Scompare anche la coscienza di specchiarsi in quelle sere

dove un gemito di dignità dovrebbe emergere

per scrivere una capovolta direzione dell'uomo interiore.

Ha succhiato via tutta la linfa vitale

da ogni civiltà.

Il destino è scritto nelle stelle,

il destino è illustrato sulla parete.

Giorno e notte

ho raccolto le lacrime delle donne.

Ritrovandoti con lo sguardo

ad attendere la preda.

I sogni di una vita

sono prigionieri nella rete delle bugie.

Il tempo scriverà il cammino

tra guerre 

e dolore.

Non c'è tempo per le lacrime,

questo attimo è quello che accompagna 

il prossimo passo verso la fine.

Vorresti un attimo,

solo un attimo per ritrovarti con lo sguardo

ad attendere l'arrivo della guerra.

Vedo catene ai polsi

di uomini un tempo liberi.

Il mondo è in cambiamento

ma quello che porta nelle vene resterà.

Germoglia nel suo ventre 

l'ossessione per il potere

a costo di giocarsi la propria casa.

Il sole è stato oscurato 

dalle vostre vele

impregnate di morte.

Marceranno sulla terra

conquistando ogni angolo.

Immergeranno le mani nel sangue

per sentirsi invincibili.

L'infezione insana si è già impiantata

e martella le radici 

di quella che una volta era dimora d'amore.

La maledizione voluta e cercata

che devasta gli scampoli autentici di commossa profondità.

Sibila nell'aria ancora un ruvido grido

di chi crede ancora nel fragore di un timido brivido indifeso

ma basterà?

L'abisso dell'avidità logora

e non si arresta.

Non risparmia,

non si placa

anche chi gli si è affidato divorerà insaziabile

Leviatano che trionfa  anche sulla libertà.

Terra rossa,

terra di conquista.

Quel rosso sangue

racconta della gloria

e di battaglie.

Il potere coprirà i loro occhi

portandoli alla pazzia.

Ogni leggenda è come una fiamma

che prima arde

e poi muore.


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