Le mani cercano
intrecci di respiri
e di lamenti.
Affilerò le mie lame
nell'ombra che inghiotte il mio sguardo.
Cercherò le tue labbra
quando il mattino sarà alle porte.
Sarà il sangue caldo a guidarmi
tra le vie del momento che ci tiene per mano.
Cercherò i tuoi occhi
quando arriverà quell'attimo
che si chiama eterno.
Affilerò i denti
chiuso tra quattro fredde mura.
Sarà come riavere indietro la propria vita,
in questo corpo morente
torna a soffiare la vita.
Sarà per sete
ma ho cercato ancora quelle tue labbra.
Sarà per questo vuoto
che mi tiene prigioniero
perso nella malinconia.
Saremo per l'eternità
io l'ombra oscura
e tu la preda.
Sarà come accogliere ancora una volta
il brivido che la vita chiama amore.
Ti troverò con gli occhi rivolti verso il mare
a guardare la quiete che ha incatenato la notte.
Ti troverò lì
persa in mille e più pensieri.
Chissà a cosa pensi,
chissà se avrai paura.
Mi sento così solo,
chiuso tra quattro mura così fredde.
Sarà per sete
che ho cercato ancora le tue labbra.
Ora dentro questo corpo morente
è tornata a soffiare la vita.
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