C'è peccato nelle parole
quando si mescolano alle ossessioni.
C'è chi per sentirsi bene
deve dare una somma.
Distrugge l'anima
e la sporca di sangue.
Nessuno è santo,
chiunque commette peccato.
C'è colpa in chi giudica,
ma non guarda dentro il proprio mondo.
Distrugge tutto
e lascia il vuoto dentro.
Pagando non si ha la poltrona pronta,
non ci sono privilegi
Pagare per sentirsi apposto con la coscienza
non fa sentire in regola.
Dio osserva vergognato,
ma il giudizio è finale.
La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno. Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
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