Chiuso in gabbia
ho voglia di gridare.
Mi agito
ogni volta che mi provochi.
Dentro di me sento un oceano
fatto di bisogni di trasformazione.
Mi agito nella gabbia
gridando fino a scoppiare.
Ho bisogno di ossigeno,
stretto,costretto,distrutto.
Grida mescolate a sangue,
la rabbia come un rapace mi prende.
Voglio gridare,
liberarmi da questo peso.
Dentro di me come un rapace
mi carica di rabbia.
La poesia è vita e, come tale, si alimenta in tutto ciò che è emozione, amore, sofferenza, gioia, speranza, nel rapporto e nell’impatto tra l’io e il mondo esterno. Diventa comunicazione, sogno, denuncia, ribellione e da’ voce anche al silenzio.
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