Liberi
e innocenti.
Colpevoli solo di non conoscere il mondo,
liberi sulla strada.
La città era un pianeta gigante,
noi piccoli punti neri guardavamo oltre l'orizzonte.
Liberi
eravamo solo ingenui.
Correvamo tra mille sguardi diversi
scivolando via dal bullo.
La città divorava le nostre paure
rendendoci indelebili ricordi.
Il respiro corto,
la condivisione del bene
e del male.
Ad ogni immagine un suono,
indelebile disegno tra le curve della mente.
Nessun commento:
Posta un commento