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lunedì 27 gennaio 2020

SALE IL VENTO

Gli occhi
e le gambe stanche.
In marcia
verso il silenzio.
Negli occhi di quelli come me
non c'era più leggerezza,
non c'era più la luce.
Sale il fumo
come un volo di angeli.
Il silenzio penetra nelle ossa
e continua a portare alla luce le ferite.
Quante anime in marcia
tra lacrime
e silenzio.
Il treno continuava a tornare,
ma non riportava nessuno a casa.
Arrivarono nuovi fratelli,
ma pochi ritrovarono la via di casa.
Sale il vento
porta il calore
ed  il ricordo.
A noi che ora siamo qui
il compito di non dimenticare.
Tanta è la paura
che possa tornare quella colonna di fumo.
Tanta è la paura
che l'uomo dimentichi quegli occhi fragili.

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