Guarda quella porta
sarai al sicuro.
Oltre quel velo
c'è la pace,
l'anticamera del paradiso.
Una bugia raccontata da occhi apparentemente innocenti,
ma che nascondevano il fuoco.
Danzano le parole sul dorso delle fiamme,
del dolore procurato restano i segni indelebili
che il bambino porta sul cuore come una croce.
Dietro quella maschera da buono
c'è un'ombra indifferente al pianto spezzato del bambino.
Ogni carezza
come una lama scava dentro la fragilità.
Come può sentirsi ancora al sicuro
dentro quelle quattro mura?
Come può resistere
al contatto con le ombre?
Quando si ritroverà solo
sentirà tremargli ogni frammento del corpo.
Davanti agli occhi rivedrà quel attimo
in cui una carezza gli ha spezzato l'innocenza.
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