Dentro quattro muri
cento letti vuoti.
Baracche respiravano la paura,
pochi restavano in piedi.
Quanto odio,
quanto male.
In marcia in silenzio
al mattino uscivano dalla porta,
alla sera non tornavano più indietro.
Indumenti buttati in un angolo
e poi bruciati.
Non esistevano più i nomi,
solo numeri scolpiti sulla pelle.
Ora resta la memoria
ad abbracciare quel silenzio.
Non torneranno più a casa,
di loro resteranno i ricordi di chi ne ha condiviso il pianto
ed è tornato a casa.
Resteranno gli occhi lucidi
di chi ha atteso senza sosta il ritorno.
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