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lunedì 17 settembre 2018

SEGNI SUL CORPO

Ho atteso il tuo ritorno
guardando il giorno lentamente passare.
La tua anima migrava
verso il sole.
Il prossimo tuo passo
non hai avuto il diritto nemmeno d'immaginarlo.
Su quel lettino disteso come tanti altri,
ma come per pochi in quei segni sul corpo
si può trovare l'eredità di un destino imposto.
Ho atteso il tuo sorriso
sfogliando le foto di ciò che eravamo.
Ad ogni colpo
un solco profondo sul viso.
Ad ogni grido
l'orecchio si fa sordo.
Un nuovo colpo è in arrivo
colpisce forte.
Ora non c'è più battito,
non c'è più vita.
Qui c'è un vuoto,
si proprio qui nel cuore.
Io madre
come tante altre,
ma come poche porto dentro il silenzio,
questo ricordo rosso sangue lo sento ancora vicino a me
e fa male.
Quella violenza sul corpo
sarà per sempre un peso sulla coscienza di chi ne ha abusato.
Il colpevole insabbia la verità,
il colpevole cerca una via di fuga negando l'evidenza.
Ho atteso la giustizia
perchè la verità deve sempre trovare la luce del sole.
Ho atteso la pace,
ma sono consapevole che sarà sempre difficile respirarne l'essenza.

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