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mercoledì 12 novembre 2025

SAKURA

 Il fazzoletto agitato in aria,

un arrivederci al prossimo sorriso.

Parte per il fronte

Quel giovane cuore con i sogni appesi al tuo sguardo.

Il vetro di quel l'aeroplano 

accoglierà i raggi di quel sole rosso,

mentre dalle nuvole sagome nere avanzano 

aprendo il fuoco sulle sue ali fragili.

La guerra mette in catene amori

che alle volte si riabbracciano nella delicatezza di un sogno.

Il fronte è incandescente 

mentre divise di diverso colore si fronteggiano.

È la guerra quel mostro dalla bocca in fiamme 

Che lascia sul selciato nomi 

e ricordi.

Il pensiero di quegli occhi,

Il profumo di quella pelle

Lo riporterà lungo la via di casa.

NON CHIAMATELI SOLDATI

Con gli occhi bendati

colpivano il proprio stesso sangue.

L'innocenza che li accompagnava

è stata inghiottita dal male.

In marcia lungo la strada

stringendo tra le mani una pistola.

Quel sole che ti ha sempre sfiorato le guance

adesso sembra solo un ricordo.

Come può un essere umano

obbligare un bambino ad aprire il fuoco sull'amore.

Erano una mamma e un papà

quei volti davanti all'arma puntata.

Non ci sono lacrime,

non c'è il tempo per pregare davanti al silenzio.

Sulla strada bambini in marcia

seguiti da ombre pronte ad indicare il bersaglio.

Quando la nebbia si dissolverà

e gli occhi si apriranno quel dolore sarà uno tsunami.

Come può un bambino sparare sul proprio padre

e restare prigioniero di un ordine che lo tiene alla catena.

Sotto le stelle si accendono fuochi sui ricordi di una vita,

bruciano le case,

bruciano le chiese.

Il tempo del gioco 

un ricordo lontano.

Si sono aperte le porte dell'Inferno,

gli è stata consegnata un'arma 

mentre un comando cancellava la libertà.

Come può un'ombra nera

non avere pietà davanti al pianto di un bambino.

Bambini torturati nel fisico 

e nell'anima.

Angeli svuotati della libertà

e mandati per le strade a combattere il proprio stesso sangue.

Quelle anime torneranno indietro

e quando capiranno il male sarà troppo tardi.

Corpi condannati a vagare

divorati dal rimorso.

Quell'arma stretta tra le dita

che sia maledetta.

venerdì 7 novembre 2025

PIOGGIA ACIDA

Hai guardato la pelle sgretolarsi

dietro gocce di pioggia

che odorano di morte.

Il contorno di questa realtà

era un vortice di frammenti di carta

e lacrime.

Queste quattro mura

una prigione che incatena la sorte.

Pioggia acida sul viso innocente 

di un padre

che affila le unghie per restare a galla in questa civiltà.

Hai guardato le carezze sognate

accartocciarsi a creare un cumulo di cenere.

LA NOTTE

La notte

accoglie il riposo del mondo.

Il soffio leggero  del vento

accarezza i pensieri di un uomo solo.

La sigaretta stretta tra le labbra

mentre con gli occhi  guarda la luna specchiarsi sul lago.

Un momento di quiete

mentre alle spalle i lampioni guidano i passi della gente 

che si divide tra l'amore

e consumare le ore stringendo un bicchiere mezzo pieno tra le dita.

La notte

conosce ogni pensiero stretto tra i denti.